Seleziona una pagina

Radioastronomia galattica con SKA e i suoi precursori [English below]

Immagine multibanda della Via Lattea nella regione Scorpio (Blu: 925MHz ASKAP; Verde e Rosso: 12 e 22 mic WISE). Credits: Umana et al. 2021

Immagine multibanda della Via Lattea nella regione Scorpio (Blu: 925MHz ASKAP; Verde e Rosso: 12 e 22 mic WISE). Credits: Umana et al. 2021

 

Non è esagerato dire che oggi la radioastronomia rappresenta il futuro dell’astronomia: la comunità radio ha attraversato (e sta ancora attraversando) una decisa fase di crescita, grazie ai numerosi e sempre più ambiziosi progetti di ricerca, resi possibili dalle alte prestazioni tecnologiche e computazionali attualmente disponibili e dagli ingenti investimenti a beneficio della costruzione di telescopi all’avanguardia.

Il traffico di dati prodotto da SKA sarà più di 3 volte superiore all’odierno traffico generato su Facebook e supererà il più grande progetto scientifico ad oggi realizzato, il Large Hadron Collider

A partire dal 2028, sarà operativo lo Square Kilometer Array (SKA), il più grande radiotelescopio interferometrico mai realizzato, che grazie alla sua versatilità ci permetterà di avanzare in diversi campi dell’astrofisica che vanno dagli studi cosmologici (es. mappando l’idrogeno neutro nel primo miliardo di anni di vita del nostro universo) ai singoli oggetti celesti (es. risolvere il problema della missing population delle nebulose planetarie o dei  resti di supernova della nostra Galassia), oltre a portarci a scoperte inaspettate (unknown unknowns). La fase 1 di SKA verrà costruita in due diversi Paesi dell’emisfero australe: un array di 100,000 dipoli nel deserto di Murchinson in Australia, e 193 antenne paraboliche del diametro di 13 m nel deserto di Karoo in Sudafrica. Questo, unito alla creazione di un centro di calcolo all’avanguardia e allo sviluppo e ottimizzazione degli algoritmi necessari, ci permetterà di raggiungere contemporaneamente sensibilità, campo di vista e risoluzione mai viste prima.

 

Tornando al presente, in preparazione a SKA sono stati costruiti nuovi radiotelescopi per testarne e ottimizzarne la tecnologia: tra questi spiccano MeerKAT e ASKAP (Australian SKA Pathfinder), di cui il nostro gruppo è parte integrante e attiva su diversi progetti.
ASKAP è un telescopio formato da 36 antenne di 12 m di diametro l’una, posto nel deserto di Murchinson in Australia occidentale. La sua particolarità è l’utilizzo di uno speciale tipo di ricevitori, chiamati PAF (Phased Array Feed), che permettono un campo di vista mai raggiunto prima da nessun telescopio a queste frequenze (circa 40 gradi quadrati). Questo, unito alla grande sensibilità, fa di ASKAP il migliore telescopio da survey alle sue frequenze.
MeerKAT, posizionato nel deserto di Karoo in Sud Africa, è composto da 64 antenne da 13,5 m di diametro l’una. Grazie all’enorme numero di antenne è capace di mappare contemporaneamente grandi sorgenti estese e piccoli dettagli, il tutto ad una sensibilità mai vista a parità di tempo in target. MeerKAT rappresenterà il core di antenne di SKA, e sarà completamente integrato nel sistema.

Come anticipato, il nostro gruppo collabora a vari progetti legati sia ad ASKAP che a MeerKAT, in particolare partecipiamo attivamente alle due survey chiave: EMU (Evolutionary Map of the Universe) di ASKAP, survey del cielo australe a 900 MHz, e la SARAO MeerKAT Galactic Plane Survey che mappa gran parte  del  piano galattico. 

Centro Galattico osservato con MeerKAT

In generale, siamo ricercatori interessati allo studio dell’emissione radio stellare, come conseguenza di una specifica fase evolutiva (in particolare fasi finali) o della presenza di un forte campo magnetico. Possiamo vantare una solida e ampia esperienza con dati radio provenienti da diverse strutture, sia antenne single-dish (ad esempio Parkes, ecc.) che telescopi interferometrici (VLA, ATCA, GMRT, ecc.).
Attualmente, ci occupiamo anche dello studio sia individuale che statistico di sorgenti galattiche estese legate alle fasi finali dell’evoluzione di stelle massicce (come Resti di Supernova, Luminous Blue Variables, Wolf Rayet stars, etc) o meno (Nebulose Planetarie), zone di formazione stellare (regioni HII) ma anche di sorgenti compatte (emissione radio di stelle peculiari, esopianeti, etc). 

 

Il nostro gruppo ha una consolidata esperienza sull’applicazione dei metodi di machine learning ai dati astrofisici: l’utilizzo di questi algoritmi è infatti necessario per estrarre l’informazione scientifica dalla enorme quantità di dati che sia SKA che gli attuali precursori produrranno. In questo contesto il gruppo ha contribuito a sviluppare metodi di deep learning per l’estrazione e classificazione (supervisionata e non) di sorgenti radio e per la generazione sintetica di immagini radio.

Il gruppo è inoltre coinvolto in diverse attività tecnologiche per la costruzione del telescopio SKA, tra cui il design e sviluppo del software di controllo e monitoraggio delle antenne per SKA-MID e per l’upgrade di MeerKAT (MeerKAT+).

Siamo dunque parte integrante e trainante di consorzi attivi sui principali progetti nell’ambito della radioastronomia, questo dà alle nostre attività un ampio respiro internazionale e rende possibili, se non necessari, viaggi di visita e collaborazione con gli istituti partner e la ‘disseminazione’ dei risultati a congressi nazionali/internazionali.

 

Immagini delle antenne del radiotelescopio ASKAP in Australia (a sinistra) e MeerKAT in Sud Africa (a destra)

 

 

Di seguito proponiamo diverse tesi di dottorato, intese come linee guida sui principali argomenti di interesse scientifico coperti dai membri del nostro gruppo, che possono essere anche combinate secondo gli interessi scientifici specifici dello studente. 

A) Studio Radio Stars

Nel prossimo futuro sia ASKAP che MeerKAT mapperanno il Piano Galattico con una sensibilità e risoluzione senza precedenti, rilevando, tra le altre cose, sorgenti puntiformi, tra cui una buona percentuale di oggetti extragalattici, “contaminati” da stelle e altre sorgenti galattiche più o meno distanti da noi. Allo stesso modo ci si aspetta che, tra le circa 40 milioni di galassie osservate con ASKAP all’interno del progetto EMU, sarà compresa una “contaminazione”, seppur minore rispetto a quella visibile nel Piano Galattico, di stelle. È quindi importante imparare a discriminare i vari tipi di sorgenti puntiformi, sia per poter studiare le galassie esterne alla nostra che, e questo è il nostro caso, per studiare i meccanismi di emissione che permettono alle stelle di emettere nel radio, aumentando la nostra conoscenza su di esse.

Attività: Il progetto proposto prevede la produzione di cataloghi di diverse popolazioni di sorgenti radio galattiche, sia classificate che non, nonché la caratterizzazione della popolazione galattica di sorgenti deboli (sub-mJy), offrendo nuove intuizioni per una migliore comprensione della fisica di particolari classi di sistemi stellari e dei processi del plasma in un contesto più ampio.

I compiti specifici del progetto proposto sono i seguenti:

– Estrazione delle sorgenti: Testare diverse tecniche di estrazione delle sorgenti, inclusi alcuni dei metodi più comuni (ad esempio, fitting gaussiano, S-Extractor, CAESAR, etc etc). Caratterizzare la strategia migliore per l’estrazione e l’identificazione delle sorgenti applicata a diverse regioni dello spazio di densità di flusso, latitudine galattica e densità di emissione diffusa.

– Identificazione delle sorgenti: Confronto incrociato delle sorgenti radio estratte con i cataloghi stellari più aggiornati. Per le sorgenti radio rilevate senza controparti catalogate, determinare le SED (Spectral Energy Distributions) utilizzando i dataset multi-onda disponibili (CORNISH, MIPSGAL, GLIMPSE e Hi-GAL). Ciò aiuterà nella classificazione delle sorgenti, fornendo vincoli e suggerimenti sulla fisica degli oggetti singoli.

– Analisi di alcune sorgenti: Studio approfondito delle sorgenti più interessanti, con eventuali osservazioni follow-up con diversi telescopi a diverse lunghezze d’onda.

 

Skill maturate:

– utilizzo di software per l’analisi e visualizzazione dei dati (CASA, DS9, CARTA, etc)

– utilizzo database: gestione cataloghi e mappe di survey pre-esistenti (Simbad, TopCat, VizieR, etc)

– gestione grandi dataset

– Approfondimento conoscenze teoriche dei processi di emissione delle radiosorgenti, in particolare delle stelle

– programmazione Python

 

Tutor: Grazia Umana,  Francesco Cavallaro, Corrado Trigilio



B) Studio e Analisi Supernova Remnant

I resti di supernova (SNR) rappresentano le tracce persistenti e visibili di esplosioni di supernova, durante la quale vengono espulsi nell’ambiente circostante enormi quantità di gas, plasma e detriti stellari ad altissime velocità.

I resti di supernova si formano quando i materiali espulsi interagiscono con il mezzo interstellare circostante, composto da gas, polveri e campi magnetici. Durante questa interazione, si verificano fenomeni complessi, tra cui onde d’urto e processi di accelerazione delle particelle.

Gli SNR galattici sono oggetti di grande interesse per gli astronomi perché offrono preziose informazioni sulla fisica delle esplosioni di supernova, sull’evoluzione stellare e sulla dinamica del mezzo interstellare. Inoltre, attraverso lo studio dei resti di supernova, è possibile riconoscere e comprendere meglio i processi di formazione di nuove stelle e di arricchimento del mezzo interstellare con elementi pesanti prodotti durante le esplosioni.

Grazie all’alta sensibilità e risoluzione, ASKAP e MeerKAT produrranno un atlante di emissione galattiche estese mai ottenuto in precedenza, fra cui SNR.

In particolare, si moltiplichera’ in modo significativo il numero di SNR conosciuti: saremo infatti capaci di osservare anche gli oggetti meno brillanti e/o confusi dalla presenza di altre sorgenti, permettendoci di capire e caratterizzare meglio la fisica dei processi in corso. Inoltre potremo risolvere l’annoso dilemma della missing population, cioè trovare una frazione importante (~2/3) del numero di SNR Galattici totali che dai modelli teorici e le osservazioni extragalattica ci suggeriscono.

Attività: 

– Ricerca nuovi Candidati: individuazione nuovi possibili SNR;

– Caratterizzazione campione SNRs per studio processi fisici on-going: produzione e analisi mappe indici spettrali, studio dell’emissione multiwavelength per individuare componenti (sinergia con survey ottiche/infrarosse);

— Studio environment per definire scenari di esplosione e natura progenitore

— SNR come produttori di Raggi Cosmici: studio dei fronti di interazione con ISM, come luogo di produzione di particelle ad alta energia (sinergia con surveys Gamma e X-ray, es. ERosita, CTA, etc)

 

Skill maturate:

– utilizzo di software per l’analisi e visualizzazione dei dati (CASA, DS9, CARTA, etc)

– utilizzo database: gestione cataloghi e mappe di survey pre-esistenti (Simbad, TopCat, VizieR, etc)

– gestione grande dataset

– Approfondimento conoscenze teoriche dei processi fisici termici e non termici.

– programmazione Python


Tutor: Filomena Bufano, Sara Loru

C) Ricerca e classificazione di sorgenti radio con i precursori di SKA

Nel contesto delle tematiche di interesse della scienza Galattica di SKA, la tesi si propone di raggiungere i seguenti obiettivi scientifici utilizzando i dati dei precursori SKA (ASKAP-EMU, MeerKAT GPS) in combinazione con dati ad altre lunghezze d’onda (es. infrarosso):

  • Caratterizzazione di sorgenti radio compatte o estese nel Piano Galattico;
  • Ricerca di nuove classi di sorgenti o sorgenti peculiari.

Attività:

  1. Estrazione sorgenti da mappe radio e produzione di cataloghi (posizione, flusso, morfologia, etc) e dataset con metodi tradizionali o basati su machine learning (ML);
  2. Caratterizzazione spettrale e classificazione multi-wavelength delle sorgenti estratte;
  3. Sviluppo di metodi di ML per la classificazione e identificazione di sorgenti peculiari; 
  4. Produzione e disseminazione di risultati scientifici su rivista, conferenze o meeting di progetto; 

Il candidato partecipera’ a diversi progetti scientifici legati alle survey ASKAP-EMU e MeerKAT-GPS, nonché a progetti di ricerca e collaborazioni a carattere più tecnologico, come ad esempio il Centro Nazionale di Calcolo e HPC (finanziato dal PNRR) e i working groups del Regional Data Center europeo di SKA. 

Skill maturate: Nel corso della tesi, oltre a competenze soft (redazione, interazione e comunicazione dei risultati scientifici in ambito nazionale ed internazionale), si prevede che il candidato maturi le seguenti competenze tecniche, molte delle quali spendibili anche in contesti industriali:

  • Obiettivi e problematiche scientifiche/tecnologiche della scienza Galattica nel radio e in sinergia con altre lunghezze d’onda osservative;
  • Interferometria radio, tecniche/problematiche nella produzione di mappe radio a partire da osservazioni e dati grezzi;
  • Processamento ed analisi di immagini radio e relativi tool (es. DS9, CASA, Montage, tool di estrazione sorgenti, etc);
  • Tecniche di image processing e relativi tool (es. OpenCV, scikit-image, etc); 
  • Metodi di machine learning tradizionale o deep learning (CNN, self-supervised, object detector frameworks) per processamento e classificazione immagini o sorgenti con relativi tool/librerie/framework (es. Scikit-learn, TensorFlow/PyTorch);
  • Sviluppo di macro/script di analisi dati con librerie o framework di analisi dati scientifici (es. astropy, R, ROOT, etc);
  • Programmazione in python;
  • Sviluppo di script per calcolo batch (es. Bash, Slurm/PBS) e parallelo (es. MPI) su infrastrutture di calcolo locali e nazionali.

 

Tutor: Simone Riggi, Filomena Bufano

D) Studio di strutture a grande scala della Galassia, filamenti radio e loro evoluzione

I filamenti galattici sono strutture filamentose all’interno delle galassie che si estendono su grandi distanze nello spazio interstellare. Questi filamenti sono costituiti principalmente da gas e polveri, e sono spesso associati a regioni di formazione stellare attiva. Si pensa che siano di due tipi. Quelli del primo tipo si formano probabilmente a seguito dell’interazione complessa tra la materia interstellare, l’azione delle onde di densità e il campo magnetico galattico, mentre quelli del secondo tipo sono ciò che resta di Supernova Remnants molto antichi. I filamenti galattici possono avere dimensioni che variano da poche parsec a centinaia di parsec e possono essere collegati a strutture più grandi come le braccia spiraliformi delle galassie. Queste strutture filamentose svolgono un ruolo importante nella dinamica galattica e nel ciclo di vita delle galassie, influenzando la formazione stellare, la distribuzione del gas e l’evoluzione delle galassie nel loro complesso.

Attività: Le survey nella banda radio effettuate con i precursori SKA (MeerKAT e ASKAP), con la sensibilità e la risoluzione angolare che le caratterizzano, permettono di mappare con grande accuratezza il piano galattico, mettendo in risalto strutture di emissione diffusa a grande scala ed un grande numero di filamenti. Questi ultimi sono stati evidenziati, al momento, solo nelle vicinanze del centro della nostra Galassia, ma sembra che siano molto più diffusi in tutto il piano galattico, anche ad una distanza di una decina di gradi. 

  • Preparazione dei dati: utilizzo di script dedicati per l’estrazione e sottrazione di sorgenti puntiformi dalle mappe.
  • Estrazione dei filamenti: utilizzo di software di visualizzazione dati ed estrazione manuale dei filamenti.
  • Studio degli indici spettrali: realizzazione di script atti all’analisi di indici spettrali dei filamenti e loro applicazione sui dati estratti.
  • Analisi dei dati: studio dei risultati raccolti e confronto con la letteratura

 

Skill maturate: 

– utilizzo di software per l’analisi e visualizzazione dei dati (CASA, DS9, CARTA, etc);

– utilizzo database: gestione cataloghi e mappe di survey pre-esistenti (Simbad, TopCat, VizieR, etc);

– gestione grande dataset;

– programmazione Python.

 

Tutor: Corrado Trigilio, Francesco Cavallaro

E) Studio delle Luminous Blue Variables attraverso l’analisi dell’ambiente circumstellare

Luminous Blue Variables (LBVs) sono stelle massicce, luminose, in fase di rapida transizione dalla sequenza principale verso la fase di Wolf-Rayet. Durante la loro vita arricchiscono l’ambiente per mezzo della cospicua perdita di massa che si verifica in fasi alternate di vento stellare lento e veloce, fino ad eruzioni improvvise a seguito di forti instabilità. Di conseguenza, sono spesso circondate da ampie nebulae circumstellari ricche di polvere e gas. Questi processi rimuovono momento ed energia, influenzando la successiva evoluzione stellare e del mezzo circumstellare. L’evoluzione post-sequenza principale delle stelle massicce è, tuttavia, tra le fasi più enigmatiche e meno comprese nella vita delle stelle. 

Il progetto proposto ha l’obiettivo di delineare, alla luce delle nuove informazioni e possibilità offerte dai più recenti strumenti astronomici (Meerkat, ASKAP, ALMA, JWST? etc.), un panorama generale delle proprietà e dei meccanismi fisici che caratterizzano l’evoluzione delle LBV, tramite lo studio combinato delle nebulae circumstellari e dei loro venti stellari. 

Le osservazioni radio forniscono informazioni sulla componente di gas ionizzato, come il flusso ionizzante e la massa totale di gas. Utilizzando strumenti moderni ad alta sensibilità, come ASKAP e MeerKAT, possiamo osservare componenti diffuse ed estese delle nebulose circumstellari e studiare la loro interazione con il mezzo interstellare, fornendo informazioni sull’evoluzione dinamica delle shell e sulle proprietà del mezzo circostante. Lo studio dell’oggetto centrale fornisce indicazioni sulla natura della stella progenitrice e sui meccanismi di perdita di massa che hanno portato alla formazione della nebula.

La finestra del mid-IR, è ideale invece per lo studio delle polveri nelle nebulose circumstellari delle LBV. 

L’inizio della ricerca si baserà sull’utilizzo dei numerosi dati già presenti in letteratura e negli archivi pubblici, e dalle immagini delle più recenti survey, ma parte integrante del progetto è lo sviluppo di campagne osservative originali al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati e apportare un contributo nuovo allo studio in oggetto

Attività: 

– Ricerca di nuove candidate LBV e Wolf-Rayet dal catalogo di bubbles detectate nelle survey MeerKat e ASKAP del piano galattico e non ancora classificate; 

– Studio delle proprietà del materiale circumstellare nelle sue diverse componenti di polveri e gas attraverso l’analisi della distribuzione spettrale dell’energia (SED) su un’ampia gamma di lunghezze d’onda, dall’infrarosso al radio, confrontando le osservazioni con previsioni teoriche utilizzando codici di trasferimento radiativo; 

– modellazione SED su scale spaziali risolte per rilevare variazioni proprietà delle polveri in diverse regioni e determinare quantità di materiale espulso dalla stella; 

– analisi tasso perdita di massa e determinazione del contenuto in gas nella nebula circumstellare attraverso mappe radio, determinazione rapporto tra massa gas e polveri; 

– costituzione un database di informazioni omogenee sulla morfologia e sulle proprietà fisiche aggiornato sulla base nuove distanze fornite dall’ultima versione dei dati di Gaia; 

– analisi degli spettri infrarossi di un campione selezionato di LBV che copra un’ ampia gamma di luminosità e tipi spettrali, oltre che Wolf-Rayet, e B Supergiant.

 

Skill maturate:

– utilizzo di software per l’analisi e visualizzazione dei dati (CASA, DS9, CARTA, etc)

– utilizzo database: gestione cataloghi e mappe di survey pre-esistenti (Simbad, TopCat, VizieR, etc)

– gestione grandi dataset

– Approfondimento conoscenze teoriche dei processi di emissione delle radiosorgenti, in particolare delle stelle

– programmazione Python e DS


Tutor: Carla Buemi, Grazia Umana

Di seguito una breve presentazione dei membri del nostro gruppo:

Grazia Umana, Dirigente di Ricerca. Interessi scientifici principali rivolti alla radioastronomia stellare, in particolare: stelle attive; stelle chimicamente peculiari; Luminous Blue Variable (LBVs);  etc etc

Corrado Trigilio, Primo Ricercatore. Professore di Radioastronomia dal 2005 presso il DfA UniCT. Interessi scientifici principali: emissione radio galattica, stelle chimicamente peculiari con particolare riferimento all’emissione aurorale, stelle attive, emissione radio aurorale da esopianeti e campi magnetici esoplanetari, filamenti galattici, sorgenti di neutrini di alta energia; Interessi tecnologici: sistemi di controllo di radiotelescopi, ricevitori per la radioastronomia;

Carla Buemi, Ricercatrice Staff. Interessi scientifici: stelle attive; LBVs e nebulose circumstellari; stelle chimicamente peculiari;

Paolo Leto, Ricercatore Staff. Interessi scientifici principali: stelle chimicamente peculiari, sistemi binari attivi, emissione radio aurorale;

Filomena Bufano. Ricercatrice Staff. Interessi scientifici principali focalizzati sulle emissioni termiche e non delle sorgenti galattiche piu’ estese (bubbles): nello specifico studio delle fasi evolutive finali delle stelle, come ad esempio LBVs e Supernova Remnants (SNRs), che prevede l’utilizzo di dati a diverse frequenze. Esperta in applicazioni di algoritmi del machine learning ai dati astrofisici.  

Simone Riggi, Ricercatore Tecnologo Staff. Interessi scientifici principali: emissione radio da sorgenti compatte ed estese, composizione chimica e spettro di energia dei raggi cosmici di altissima energia, tomografia di volumi con muoni cosmici. Interessi tecnologici: metodologie di analisi dati e machine learning per l’astrofisica, sviluppo software per calcolo ad alte prestazioni, design e sviluppo di sistemi di controllo e monitoraggio per l’astrofisica.

Adriano Ingallinera, Ricercatore Staff. Interessi scientifici rivolti all’emissione stellare  termica e non, in particolare proveniente da sorgenti estese (ad esempio, regioni HII, LBVs, PNe e resti di supernova);

Francesco Cavallaro, Ricercatore Staff. Esperienza nello studio di oggetti estesi (ad esempio, regioni HII, LBVs, PNe e resti di supernova) e oggetti compatti (studi statistici degli indici spettrali). Modellizzazione della distribuzione delle stelle radio nella Galassia.

Sara Loru, Ricercatrice TD. Interesse scientifico rivolto principalmente allo studio di SNRs: emissione termica e non, indici spettrali, processi di produzione CR. Sorgenti di neutrini di alta energia;

Alan Ruggeri, Ricercatore Tecnologo TD. Interesse scientifico rivolto principalmente alla fisica dei neutrini, raggi cosmici e in generale all’astrofisica multi-messenger. Attualmente coinvolto nello sviluppo e design del nuovo ricevitore del radiotelescopio di Noto.

Cristobal Bordiu, Assegnista di Ricerca. Esperienza nello studio di oggetti estesi (ad esempio, LBVs e resti di supernova) con un approccio multi-lunghezza d’onda. Esperienza nell’emissione molecolare a frequenze sub-millimetriche/millimetriche (SMA, ALMA, IRAM 30m, APEX). Esperto in applicazioni di algoritmi del machine learning ai dati astrofisici.

It is not an overstatement to say that today radio astronomy represents the future of astronomy: the radio community has gone through (and is still going through) a decisive phase of growth, thanks to numerous and increasingly ambitious research projects, made possible by the high technological and computational performance currently available and significant investments aimed at the construction of cutting-edge telescopes.

Starting from 2028, the Square Kilometer Array (SKA) will be operational, the largest interferometric radio telescope ever constructed, which, thanks to its versatility, will allow us to advance in various fields of astrophysics, ranging from cosmological studies (e.g., mapping neutral hydrogen in the first billion years of our universe’s life) to individual celestial objects (e.g., resolving the problem of the missing population of planetary nebulae or the Supernova Remnants, SNRs, in our Galaxy), and even leading us to unexpected discoveries (unknown unknowns). 

Phase 1 of SKA will be built in two different countries in the southern hemisphere: an array of 100,000 dipoles in the Murchison Desert in Australia and 193 13-meter-diameter parabolic antennas in the Karoo Desert in South Africa. This, combined with the creation of a cutting-edge computing center and the development and optimization of necessary algorithms, will allow us to achieve simultaneously unprecedented sensitivity, field of view, and resolution.

In preparation for SKA, new radio telescopes have been constructed to test and optimize its technology. Among these, MeerKAT and ASKAP (Australian SKA Pathfinder) stand out, with our group being an integral and active part of various projects.

ASKAP is a telescope composed of 36 antennas, each with a diameter of 12 meters, located in the Murchison Desert in Western Australia. Its uniqueness lies in the use of a special type of receivers called PAF (Phased Array Feed), which allows for an unprecedented field of view at these frequencies (about 40 square degrees). This, combined with its high sensitivity, makes ASKAP the best survey telescope in its frequency range.

MeerKAT, situated in the Karoo Desert in South Africa, consists of 64 antennas, each with a diameter of 13.5 meters. Due to its large number of antennas, MeerKAT can simultaneously map large extended sources and small details, all with unparalleled sensitivity in a given timeframe. MeerKAT will represent the core of antennas for SKA and will be fully integrated into the system.

As anticipated, our group collaborates on various projects related to both ASKAP and MeerKAT, particularly actively participating in two key surveys: ASKAP’s Evolutionary Map of the Universe (EMU), which surveys the southern sky at 900 MHz, and the SARAO MeerKAT Galactic Plane Survey, which maps a significant portion of the galactic plane.

In general, we are researchers interested in studying stellar radio emission, as a consequence of specific evolutionary phases (especially final stages) or the presence of a strong magnetic field. We boast a solid and extensive experience with radio data from various structures, including both single-dish antennas (such as Parkes, etc.) and interferometric telescopes (VLA, ATCA, GMRT, etc.).

Currently, we are also engaged in both individual and statistical studies of extended galactic sources related to the final stages of the evolution of massive stars (such as Supernova Remnants, Luminous Blue Variables, Wolf Rayet stars, etc.) or not-so-massive stars (Planetary Nebulae), star-forming regions (HII regions), as well as compact sources (radio emission from peculiar stars, exoplanets, etc.).

Our group has an extensive experience in applying machine learning methods to astrophysical data: the use of these algorithms is indeed necessary to extract scientific information from the enormous amount of data that both SKA and the current precursors will produce. In this context, the group has contributed in developing deep learning methods for the extraction and classification (both supervised and unsupervised) of radio sources and for the synthetic generation of radio images.

Additionally, the group is actively involved in various technological activities for the construction of the SKA telescope, including the design and development of control and monitoring software for the antennas of SKA-MID and the MeerKAT upgrade (MeerKAT+).

Therefore, we are an integral and driving part of consortia engaged in major projects within the field of radio astronomy, giving our activities a broad international scope. This involvement also makes visits and collaborations with partner institutions and the dissemination of results at national and international conferences possible and, in some cases, necessary.

 

Below, we propose several Ph.D. theses as guidelines on the main scientific topics covered by the members of our group. These topics can also be combined according to the specific scientific interests of the student. 

A) Radio Stars

In the near future, both ASKAP and MeerKAT will map the Galactic Plane with unprecedented sensitivity and resolution, detecting, among other things, point-like sources, including a significant percentage of extragalactic objects “contaminated” by stars and other galactic sources, more or less distant from us. Similarly, it is expected that among the approximately 40 million galaxies observed with ASKAP within the EMU project, there will be a “contamination,” albeit minor compared to that seen in the Galactic Plane, of stars. Therefore, it is crucial to learn how to discriminate between various types of point-like sources, both to study galaxies beyond our own and, in our case, to investigate the emission mechanisms that allow stars to emit in the radio, enhancing our knowledge about them.

Activity: The proposed project involves the production of catalogs for different populations of galactic radio sources, both classified and unclassified, as well as the characterization of the galactic population of weak sources (sub-mJy), offering new insights for a better understanding of the physics of specific classes of stellar systems and plasma processes in a broader context.

The specific tasks of the proposed project are as follows:

– Source Extraction: Testing various source extraction techniques, including some of the most common methods (e.g., Gaussian fitting, S-Extractor, CAESAR, etc.). Characterizing the best strategy for source extraction and identification applied to different regions of flux density space, galactic latitude, and diffuse emission density.

– Source Identification: Cross-matching the extracted radio sources with the most up-to-date stellar catalogs. For radio sources detected without cataloged counterparts, determining their Spectral Energy Distributions (SEDs) using available multi-wave datasets (CORNISH, MIPSGAL, GLIMPSE, and Hi-GAL). This will aid in the classification of sources, providing constraints and insights into the physics of individual objects.

– Analysis of Selected Sources: In-depth study of the most interesting sources, with possible follow-up observations using various telescopes at different wavelengths.

 

Skills developed:

– Use of software for data analysis and visualization (CASA, DS9, CARTA, etc).

– Database usage: management of existing survey catalogs and maps (Simbad, TopCat, VizieR, etc).

– Handling large datasets.

– In-depth knowledge of the theoretical processes of radio emission from sources, particularly from stars.

– Python programming.

 

Tutor: Grazia Umana,  Francesco Cavallaro, Corrado Trigilio

B) Analysis and study of Supernova Remnants

SNRs are the persistent and visible traces of supernova explosions, during which enormous amounts of gas, plasma, and stellar debris are expelled into the surrounding environment at extremely high speeds.

SNRs form when the expelled materials interact with the surrounding interstellar medium, composed of gas, dust, and magnetic fields. During this interaction, complex phenomena occur, including shock waves and particle acceleration processes.

Galactic SNRs are objects of great interest to astronomers because they provide valuable information about the physics of supernova explosions, stellar evolution, and the dynamics of the interstellar medium. Additionally, through the study of supernova remnants, it is possible to recognize and better understand the processes of star formation and the enrichment of the interstellar medium with heavy elements produced during the explosions.

Thanks to their high sensitivity and resolution, ASKAP and MeerKAT will produce an atlas of extended galactic emission like never obtained before, including Supernova Remnants (SNRs). In particular, the number of known SNRs will significantly multiply. We will be able to observe even the fainter objects and/or those obscured by the presence of other sources, allowing us to better understand and characterize the physics of ongoing processes. Moreover, we will be able to resolve the long-standing dilemma of the missing population, meaning we can find a significant fraction (~2/3) of the total number of Galactic SNRs that theoretical models and extragalactic observations suggest.

Activities:

– Search for new candidates: Identifying new possible SNRs.

– Characterization of SNR samples for the study of ongoing physical processes: Production and analysis of spectral index maps, studying multiwavelength emission to identify components (synergy with optical/infrared surveys).

– Study of the environment to define explosion scenarios and progenitor nature.

– SNRs as Cosmic Ray producers: Investigating the interaction fronts with the Interstellar Medium (ISM) as sites of high-energy particle production (synergy with Gamma and X-ray surveys, e.g., ERosita, CTA, etc.).

Skills Developed:

– Use of software for data analysis and visualization (CASA, DS9, CARTA, etc.).

– Database usage: managing catalogs and maps from pre-existing surveys (Simbad, TopCat, VizieR, etc.).

– Handling large datasets.

– In-depth knowledge of thermal and non-thermal physical processes.

– Python programming.



Tutor: Filomena Bufano, Sara Loru

C) Research and classification of radio sources using SKA precursors

In the context of the themes of interest of Galactic science with SKA, this thesis aims to achieve the following scientific objectives using data from SKA precursors (ASKAP-EMU, MeerKAT GPS) in combination with data at other wavelengths (e.g., infrared):

– Characterization of compact or extended radio sources in the Galactic Plane;

– Discovery of new classes of sources or peculiar sources.

Activities:

– Source extraction from radio maps and production of catalogs (position, flux, morphology, etc.) and datasets using traditional methods or machine learning (ML) techniques.

– Spectral characterization and multi-wavelength classification of the extracted sources.

– Development of ML methods for the classification and identification of peculiar sources.

– Production and dissemination of scientific results through publications in journals, conferences, or project meetings.

The candidate will participate in various scientific projects related to ASKAP-EMU and MeerKAT-GPS surveys, as well as research projects and collaborations with a more technological focus, such as the National Computing and HPC Center (funded by PNRR) and working groups of the European Regional Data Center for SKA.

Skills developed: Throughout the thesis, in addition to soft skills (writing, interaction, and communication of scientific results at the national and international level), the candidate is expected to acquire the following technical skills, many of which are also applicable in industrial contexts:

– Objectives and scientific/technological challenges in Galactic science in the radio and in synergy with other observational wavelengths;

– Radio interferometry, techniques/problems in producing radio maps from observations and raw data;

– Processing and analysis of radio images and related tools (e.g., DS9, CASA, Montage, source extraction tools, etc.);

– Image processing techniques and related tools (e.g., OpenCV, scikit-image, etc.);

– Traditional machine learning or deep learning methods (CNN, self-supervised, object detector frameworks) for image or source processing and classification, along with their respective libraries and frameworks (e.g., Scikit-learn, TensorFlow/PyTorch);

– Development of data analysis macros/scripts using scientific data analysis libraries or frameworks (e.g., astropy, R, ROOT, etc.);

– Python programming;

– Script development for batch computing (e.g., Bash, Slurm/PBS) and parallel computing (e.g., MPI) on local and national computing infrastructures.

Tutor: Simone Riggi, Filomena Buffano

D) Study of large-scale structures of the Galaxy, radio filaments, and their evolution

Galactic filaments are filamentous structures within galaxies that extend over large distances in the interstellar space. These filaments are primarily composed of gas and dust and are often associated with regions of active star formation. It is believed that there are two types of filaments. Those of the first type are likely formed as a result of the complex interaction between interstellar matter, density waves, and the galactic magnetic field, while those of the second type are what remains of very ancient Supernova Remnants. Galactic filaments can vary in size from a few parsecs to hundreds of parsecs and can be connected to larger structures like the spiral arms of galaxies. These filamentous structures play an important role in galactic dynamics and the life cycle of galaxies, influencing star formation, gas distribution, and the overall evolution of galaxies.

Activities: Radio surveys conducted with SKA precursors (MeerKAT and ASKAP), with their sensitivity and angular resolution, allow for accurate mapping of the galactic plane, highlighting large-scale diffuse emission structures and a significant number of filaments. Currently, these filaments have been identified mainly in the vicinity of the center of our Galaxy, but it appears that they are much more widespread throughout the entire galactic plane, even at a distance from the galactic plane of about ten degrees.

  • – Data Preparation: Utilization of dedicated scripts for the extraction and subtraction of point sources from the maps.
  • – Filament Extraction: Use of data visualization software and manual extraction of filaments.
  • – Spectral Index Study: Development of scripts for the analysis of spectral indices of the filaments and their application to the extracted data.
  • – Data Analysis: Examination of the collected results and comparison with existing literature.

 

Skills Developed:

– Use of software for data analysis and visualization (CASA, DS9, CARTA, etc.);

– Database usage: managing catalogs and maps from pre-existing surveys (Simbad, TopCat, VizieR, etc.);

– Handling large datasets;

– Python programming.

 

Tutor: Corrado Trigilio, Francesco Cavallaro

E) Study of Luminous Blue Variables through the analysis of the circumstellar environment

Luminous Blue Variables (LBVs) are massive, luminous stars in rapid transition from the main sequence towards the Wolf-Rayet phase. During their lifetime, they enrich the environment through significant mass loss occurring in alternating phases of slow and fast stellar winds, leading to sudden eruptions due to strong instabilities. Consequently, they are often surrounded by extensive circumstellar nebulae rich in dust and gas. These processes remove momentum and energy, influencing the subsequent stellar and circumstellar medium evolution. The post-main-sequence evolution of massive stars, however, remains one of the most enigmatic and least understood phases in the life of stars.

The proposed project aims to outline, in light of new information and opportunities provided by the latest astronomical instruments (Meerkat, ASKAP, ALMA, JWST, etc.), a comprehensive overview of the properties and physical mechanisms characterizing the evolution of LBVs through the combined study of circumstellar nebulae and their stellar winds.

Radio observations provide information about the ionized gas component, such as ionizing flux and total gas mass. Using modern, highly sensitive instruments like ASKAP and MeerKAT, we can observe diffuse and extended components of circumstellar nebulae and study their interaction with the interstellar medium, providing insights into the dynamic evolution of shells and surrounding medium properties. Studying the central object provides clues about the nature of the progenitor star and the mass-loss mechanisms that led to the nebula’s formation. The mid-IR window, on the other hand, is ideal for studying the dust in LBV circumstellar nebulae.

The beginning of this research will rely on data already available in the literature and public archives, as well as images from the latest surveys. However, an integral part of the project involves the development of original observational campaigns to achieve the set objectives and make a fresh contribution to the study at hand.

Activities: 

  • Search for new LBV and Wolf-Rayet candidates from the catalog of unclassified bubbles detected in the MeerKat and ASKAP surveys of the galactic plane;
  • Study the properties of circumstellar material in its various components of dust and gas through the analysis of the spectral energy distribution (SED) across a wide range of wavelengths, from infrared to radio, comparing observations with theoretical predictions using radiative transfer codes;
  • SED modeling on spatially resolved scales to detect variations in dust properties in different regions and determine the amount of material expelled from the star.
  • Analysis of mass loss rates and determination of gas content in the circumstellar nebula through radio maps, calculating the gas-to-dust mass ratio;
  • Establish a database of homogeneous information on morphology and physical properties updated based on new distances provided by the latest version of Gaia data;
  • Analysis of infrared spectra from a selected sample of LBVs covering a wide range of luminosities and spectral types, as well as Wolf-Rayet and B Supergiant stars.

 

Developed skills:

– Use of software for data analysis and visualization (CASA, DS9, CARTA, etc.);

– Database usage: managing catalogs and maps from pre-existing surveys (Simbad, TopCat, VizieR, etc.);

– Handling large datasets;

– Python programming.


Tutor: Carla Buemi, Grazia Umana

Below is a brief presentation of the members of our group:

Grazia Umana, Dirigente di Ricerca. Main scientific interests focused on stellar radio astronomy, particularly: active stars; chemically peculiar stars; Luminous Blue Variables (LBVs); etc.

Corrado Trigilio, Primo Ricercatore. Professor of Radio Astronomy since 2005 at the Department of Physics and Astronomy (DfA) of the University of Catania (UniCT). Main scientific interests: galactic radio emission, chemically peculiar stars with a particular focus on auroral emission, active stars, radio auroral emission from exoplanets and exoplanetary magnetic fields, galactic filaments, high-energy neutrino sources. Technological interests: control systems for radio telescopes, receivers for radio astronomy;

Carla Buemi, Ricercatrice Staff. Scientific interests: active stars; LBVs and circumstellar nebulae; chemically peculiar stars;

Paolo Leto, Ricercatore Staff. Main scientific interests: chemically peculiar stars, active binary systems, radio auroral emission;

Filomena Bufano. Ricercatrice Staff. Main scientific interests are focused on the thermal and non-thermal emissions of the most extended galactic sources (bubbles): specifically studying the final evolutionary phases of stars, such as LBVs and Supernova Remnants (SNRs), which involves the use of data at different frequencies. Expert in applying machine learning algorithms to astrophysical data;

Simone Riggi, Ricercatore Tecnologo Staff. Main scientific interests: radio emission from compact and extended sources, composition and energy spectrum of high-energy cosmic rays, tomography of volumes with cosmic muons. Technological interests: data analysis methodologies and machine learning for astrophysics, software development for high-performance computing, design and development of control and monitoring systems for astrophysics;

Adriano Ingallinera, Ricercatore Staff. Scientific interests focused on thermal and non-thermal stellar emission, particularly from extended sources (e.g., HII regions, LBVs, Planetary Nebulae, and Supernova Remnants);

Francesco Cavallaro, Ricercatore Staff. Experience in the study of extended objects (e.g., HII regions, LBVs, Planetary Nebulae, and Supernova Remnants) and compact objects (statistical studies of spectral indices). Modeling the distribution of radio stars in the Galaxy;

Sara Loru, Ricercatrice TD. Main scientific interest focused primarily on the study of Supernova Remnants (SNRs): thermal and non-thermal emission, spectral indices, and cosmic ray production processes. High-energy neutrino sources;

Alan Ruggeri, Ricercatore Tecnologo TD. Main scientific interest focused primarily on  the physics of neutrinos, cosmic rays and, in generale, on multi-messanger astrophysics. Currently involved in the project and design development of the new receiver of the radio telescope in Noto.  

Cristobal Bordiu, Assegnista di Ricerca. Experience in the study of extended objects (e.g., LBVs and Supernova Remnants) with a multi-wavelength approach. Experience in molecular emission at sub-millimeter/millimeter frequencies (SMA, ALMA, IRAM 30m, APEX). Expert in applying machine learning algorithms to astrophysical data.

AREA DI RICERCA: Radioastronomia