Seleziona una pagina

CHEOPS

Principal Investigator:
Willy Benz

Responsabile Nazionale:
Isabella Pagano

Referente locale:
Isabella Pagano

La partecipazione italiana al progetto è finanziata con Accordo ASI-INAF n. 2019-29-HH.0 del 26 novembre 2019.

CHEOPS (CHaracterizing ExOPlanet Satellite) has been proposed as an S-class mission in response to the call for Proposals issued by ESA in March 2012. It has been selected by ESA as the first S-class mission in Cosmic Vision 2015-2025. The mission has been adopted in 2014, and launched on Dec 18 2019.

CHEOPS is a joint ESA-Switzerland project, with important contribution from Italy and nine other ESA Member States, cooperating within a dedicated Mission Consortium.
It is the first mission dedicated to the characterisation of small-size transiting planets by means of ultrahigh precision photometry on bright stars already known to host planets. It enables an accurate determination of the radii of transiting planets, for which the mass has already been measured from ground-based spectroscopic surveys. It also provides precision radii for new planets discovered by the next generation of ground-based transits surveys (Neptune-size and smaller).
For the first time, CHEOPS enables comparative planetology in an unexplored mass range at a precision never before achieved.  CHEOPS contribute also to better select the targets for future ground- (e.g. E-ELT) and space-based (e.g. JWST, Ariel) facilities with spectroscopic capabilities for atmospheric characterisation.

Italy has a role of primary importance in Cheops, both for its contribution to the instrument and for its scientific contribution. The researchers of INAF – Astrophysical Observatory of Catania and Astronomical Observatory of Padua – developed the optical project of the telescope, and supported the industry selected by Italian Space Agency (ASI) – a group of companies formed by Leonardo SrL (lead partner), Thales Italia and MediaLario – for the realization of the mirrors, the back-end optics, and for the integration, alignment and test of the telescope. The flight model was delivered by Italy to the Cheops Consortium – led by the University of Bern – in May of 2017.
The INAF team also contributed in an original way to all the scientific preparation phases of the Cheops telescope: writing the scientific requirements, their transposition into technical requirements and their verification; elaboration of the model and analysis of stray light, the requirements of which are very stringent; study of the optical performance of the instrument and eventually contributed to the implementation and validation of data reduction procedures. Finally, in collaboration with colleagues from the University of Padua, and with the scientific team of the Cheops consortium, the INAF researchers participated in the formulation and preparation of the scientific program on guaranteed time (80% of the observing time).

MISSION SUMMARY

Name: CHEOPS, CHaracterizing ExOPlanet Satellite Primary
Goal: Characterize transiting exoplanets on known bright and nearby host stars
Targets: Known exoplanet host stars with a V-magnitude < = 12 anywhere on the sky
Wavelength: Visible range : 330 to 1100 nm
Telescope: 33 cm reflective on-axis telescope; 19×19 arcmin^2 field of view
Orbit: Sun-synchronous, dusk-dawn orbit at 700 km above Earth
Lifetime: 3.5 years (5 years goal)
Satellite: 1.5 m size; 280 Kg mass
Type: S (small)-class mission

Principali altri enti coinvolti oltre INAF

The CHEOPS mission is a joint ESA-Switzerland project, with important contributions from a number of institutes in 11 Member States, cooperating within a dedicated CHEOPS Mission Consortium (CMC): Institut für Weltraumforschung (Graz), University of Liège, Universität Bern, Observatory of the University of Geneva, The Instituto de Astrofísica de Canarias, Institute for Space Sciences, Laboratoire d’astrophysique de Marseille, Institut d’astrophysique de Paris, DLR Institute of Planetary Research, Admatis, Konkoly Observatory, Università degli Studi di Padova, Centro de Astrofisica da Universidade do Porto, Lund Observatory, Stockholm University, University of Warwick, University of Cambridge.
Persone OACT coinvolte nel progetto:

Isabella Pagano, Giovanni Bruno, Flavia Calderone, Antonino F. Lanza, Giuseppe Leto, Matteo Munari, Gaetano Scandariato, Daniela Sicilia, Vikash Singh

Articoli correlati

Anello di detriti attorno al pianeta nano Quaoar

Anello di detriti attorno al pianeta nano Quaoar

L’anello che circonda il corpo transnettuniano si trova oltre il limite di Roche il che è particolarmente interessante: questo limite determina la distanza dopo la quale qualsiasi oggetto celeste in avvicinamento al pianeta verrebbe fatto a pezzi. Lo studio su Nature.

Un pallone da rugby nella costellazione di Ercole

Un pallone da rugby nella costellazione di Ercole

Cheops, missione dell’Esa dedicata allo studio dei pianeti extrasolari, ha ricostruito la forma di Wasp-103b: un esopianeta dall’aspetto allungato per effetto delle violente maree, dovute alla sua orbita stretta – impiega meno di un giorno a percorrerla – attorno alla stella ospite. Mai prima d’ora la deformazione di un esopianeta era stata rilevata direttamente dalla curva di luce del transito.

Tripletta di mondi per il telescopio spaziale Cheops

Tripletta di mondi per il telescopio spaziale Cheops

Quando si dice “non c’è due senza tre”. Mentre studiava due esopianeti intorno a una stella brillante non lontana da noi, il satellite Cheops dell’Esa ha individuato il terzo pianeta del sistema mentre passava davanti alla stella. Questo transito rivela preziosi dettagli su un pianeta che i ricercatori definiscono senza precedenti.

Sei mondi in bilico tra armonia e caos

Sei mondi in bilico tra armonia e caos

Toi-178 è un sistema planetario davvero fuori dal comune: attorno alla stella madre, distante circa 200 anni luce da noi, in direzione della costellazione dello Scultore, sono stati scoperti ben 6 pianeti, anche grazie alle nuove osservazioni del satellite Cheops, il satellite dell’Esa dedicato alla caratterizzazione degli esopianeti con una importante partecipazione italiana, che vede coinvolti l’Inaf, l’Asi e l’Università di Padova, combinate con quelle di alcuni telescopi a terra.

Caldo ed estremo: il mondo alieno visto da Cheops

Caldo ed estremo: il mondo alieno visto da Cheops

La missione europea per la caratterizzazione degli esopianeti – che vede un’importante partecipazione italiana – ha rivelato un pianeta extrasolare con una temperatura di 3200 gradi. Isabella Pagano (Inaf-OACT): «Dopo cinque mesi di osservazioni scientifiche, questo è il primo lavoro a essere pubblicato ma sarà presto seguito da altri»

Esopianeti, avanti: Cheops è pronto a misurarvi

Esopianeti, avanti: Cheops è pronto a misurarvi

Prendono il via le operazioni scientifiche della missione spaziale Esa per la caratterizzazione dei pianeti extrasolari, che vede un’importante partecipazione italiana. Roberto Ragazzoni (Inaf Padova): «Le sue soluzioni non ortodosse sono state premiate, dimostrando di offrire una precisione fotometrica anche superiore alle specifiche».

Quel diamante sfocato è la prima stella di Cheops

Quel diamante sfocato è la prima stella di Cheops

Il telescopio spaziale dell’Esa per la caratterizzazione degli esopianeti ha acquisito un’immagine della sua prima stella bersaglio. Raffigura Hd 70843, una sorgente a 150 anni luce da noi, ed è stata deliberatamente sfocata dall’ottica dello strumento per migliorare la precisione della misura della quantità di luce emessa.

Lancio avvenuto, Cheops è in volo

Lancio avvenuto, Cheops è in volo

Lanciato alle 9:54 ora italiana dallo spazioporto di Kourou, in Guyana francese, a bordo di un razzo Soyuz, Cheops osserverà più di 7mila stelle nei 3 anni e mezzo di durata nominale della missione. Missione a importante partecipazione dell’Italia, con l’Inaf, l’Università di Padova e l’Asi, sarà il nostro misura-pianeti, un satellite dedicato alla caratterizzazione di mondi di piccole dimensioni.

Lancio rimandato per Cheops

Lancio rimandato per Cheops

Un problema al software del lanciatore emerso durante la sequenza di lancio. Questa pare sia la ragione che ha costretto ArianeSpace a rimandare – almeno fino a domani, mercoledì 18 dicembre – la partenza del Soyuz con a bordo il telescopio spaziale Cheops per la caratterizzazione degli esopianeti.

Contatti

 

Osservatorio Astrofisico di Catania

Via Santa Sofia 78, 95123 Catania, Italia

(+39) 095.7332111

segreteria.direzione.oact@inaf.it

(PEC): inafoacatania@pcert.postecert.it

Per informazioni sul nostro sito: web.oact@inaf.it

Per informazioni sulla didattica e divulgazione: divulgazione.oact@inaf.it