RUBIN - LSST

Principal Investigator:
Zeljko Ivezic
Responsabile nazionale:
Massimo Brescia
Referente locale:
Innocenza Busà
L’Osservatorio Vera C. Rubin è una facility osservativa situata in cima alla cresta del Cerro Pachón, in Cile che, secondo le previsioni attuali, sarà operativo a gennaio del 2025.
Il telescopio con apertura di 8.4m e un campo visivo di 9,6 gradi^2 osserverà 20.000 gradi^2 di cielo in sei bande fotometriche (ogni 3-4 notti il telescopio coprirà l’intero cielo visibile) 2000 volte circa in dieci anni in una survey fotometrica del cielo dell’emisfero meridionale denominata Legacy Survey of Space and Time, o LSST.
LSST fornirà un importante contributo in diversi campi della ricerca astrofisica.
Principali altri enti coinvolti oltre INAF
Persone OACT coinvolte nel progetto:
Innocenza Busà, Francesco Leone, Corrado Trigilio
Le ultime
Primi fotoni per il Vera Rubin
Giovedì 24 ottobre, in Cile, il Vera Rubin ha aperto per la prima volta gli occhi al cielo e ha preso la sua prima immagine con una posa di trenta secondi: un test sulla commissioning camera che ha confermato la capacità di puntamento e di messa a fuoco del telescopio. L’Istituto nazionale di astrofisica ha partecipato al traguardo con due inviati sul posto, Gabriele Rodeghiero e Luca Rosignoli
Verso telescopi più sostenibili
L’emergenza climatica è un problema che ha bisogno di azioni concrete e vicine, in ogni ambito. Soluzioni come quelle proposte nel piano di sostenibilità del NoirLab, che prevede di ridurre le proprie emissioni – fra tutti i telescopi e gli osservatori gestiti – del 43 (almeno) per cento entro il 2027
Alla ricerca di visitatori interstellari con Rubin
Nella Via Lattea esistono oggetti interstellari non ancora scoperti: comete e asteroidi espulsi dai loro sistemi stellari di origine. Alcuni di questi attraversano il Sistema solare, portando preziose informazioni su come si formano ed evolvono i sistemi planetari. Attualmente ne sono stati scoperti solo due, 1I/ʻOumuamua e la cometa 2I/Borisov, ma la survey Lsst dell’Osservatorio Rubin ne troverà molti altri
Tra scienza e dati con il Rubin Observatory
Procede in Cile la costruzione del Vera Rubin Observatory, che tra un paio di anni inizierà a scandagliare il cielo per cercare una risposta ad alcuni tra i più pressanti quesiti dell’astrofisica. Per saperne di più, abbiamo intervistato Federica Bianco, ricercatrice presso l’Università del Delaware e coordinatrice dei diversi gruppi scientifici coinvolti nel progetto, che insegna data science negli Stati Uniti e ha recentemente tenuto un corso anche in Italia
La fotocamera digitale più grande del mondo
Gli scienziati dello Slac hanno scattato le prime fotografie digitali alla risoluzione di 3200 megapixel con l’array di sensori che sarà il cuore e l’anima della futura fotocamera dell’Osservatorio Rubin. Queste immagini rappresentano un test del suo piano focale, il cui assemblaggio è stato completato a gennaio. Entro la metà del 2021 la fotocamera sarà pronta per i test finali, prima di iniziare il suo viaggio in Cile
Un telescopio rivoluzionario di nome Vera Rubin
Approvata la proposta di cambiare il nome di Lsst, il futuro Large Synoptic Survey telescope, in Vera Rubin Survey Telescope, in onore della “mamma della materia oscura galattica”. Con il consenso dell’autrice, Patrizia Caraveo, vi riproponiamo questo articolo pubblicato su StartupItalia
Contatti
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