Spettroscopia rotazionale di nuove molecole di interesse astrofisico
Da decenni lo studio e la ricerca di molecole nel mezzo interstellare (Interstellar Medium, ISM) tramite radiotelescopi ha aiutato gli astronomi ad ottenere informazioni dettagliate sull'evoluzione e sulle proprietà fisiche degli oggetti astrofisici osservati, come per esempio nubi dense o diffuse. Ogni singola molecola, infatti, porta con se informazioni differenti a seconda delle sue caratteristiche e di come interagisce con gli altri composti, tramite un complesso e ampio network chimico fatto di migliaia di specie conosciute e non.
Presso il Centro di Studi Astrochimici (Center for Astrochemical Studies, CAS) di Garching lavoriamo su molecole ancora sconosciute o che mancano di dati accurati, in modo da completare i database disponibili e permetterne la futura ricerca nell'ISM. Gli strumenti utilizzati per generare specie stabili o instabili, come radicali e ioni, includono tecniche quali pirolisi ad alte temperature, scarica ad alto voltaggio per produrre plasma ed espansione jet supersonica per raggiungere temperature sotto i 20 K. Alcune molecole studiate nei primi anni di attività del gruppo e dei laboratori, ca. 2015-2016, sono state per esempio HOCO+ e ArH+ , ma negli ultimi anni l'attenzione si è spostata principalmente verso molecole contenenti zolfo e verso molecole organiche complesse (Complex Organic Molecules, COMs), queste ultime importanti building blocks per composti pre-biotici.