Fisica Solare
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Metis messo in moto
Il coronografo italiano Metis a bordo di Solar Orbiter è stato acceso e portato in temperatura per la prima volta. Tutto bene, anche se gli effetti dell’epidemia italiana di coronavirus hanno limitato l’accesso di ricercatrici e ricercatori provenienti dalle regioni del nord Italia.
Solar Orbiter: iniziato il viaggio
Partita la sonda che ci svelerà nuovi segreti della nostra stella. «Solar Orbiter è una missione molto importante e molto attesa, con un notevole contributo italiano che vede il coordinamento scientifico in capo all’Inaf», commenta il Presidente Inaf, Nichi D’Amico.
Solar Orbiter è pronto a lasciare l’Europa
In seguito alla positiva conclusione della campagna di test al centro Iabg di Monaco di baviera, l’Esa ha annunciato che il satellite Solar Orbiter è ora pronto per il trasferimento – previsto per il prossimo 30 ottobre – alla base di Cape Canaveral, negli Usa, dove avverrà il lancio nella notte tra il 5 e il 6 febbraio. Il commento di Marco Romoli dell’Università di Firenze, responsabile scientifico dello strumento italiano Metis.
Eclissi da brivido! Il racconto di tre astrofisici
Per sognare ed emozionarci un po’ anche noi che non l’abbiamo potuta osservare dal vivo, ci siamo fatti raccontare l’esperienza dell’eclissi di ieri – martedì 2 luglio – da tre astronomi INAF presenti a La Silla: Mariarita Murabito dell’INAF di Roma (ex studentessa dell’Univ. di Catania), Gaetano Scandariato e Salvo Guglielmino, entrambi dell’Osservatorio Astrofisico di Catania. Tutti e tre esperti di astrofisica solare e stellare, tutti e tre alla loro prima eclissi totale.
Rischio geomagnetico, il Mediterraneo s’attrezza
Si chiama “Space Weather User Needs for the Mediterranean Region” ed è un progetto approvato dall’Agenzia spaziale europea per costituire una rete di servizi, alcuni forniti dall’Osservatorio Astrofisico di Catania, per il meteo spaziale dedicata all’area mediterranea.
Il plasma in tasca
Studiando i ”burst” solari in ultravioletto, un team guidato da Salvo Guglielmino dell’Università di Catania è riuscito a osservarne gli effetti sulla corona solare. La scoperta, pubblicata mercoledì su The Astrophysical Journal, è stata possibile grazie ai dati del Solar Dynamics Observatory della Nasa.
Quella treccia di plasma fra i lobi del cuore
È una struttura inedita, con un intenso campo magnetico orizzontale e in larga parte di polarità opposta all’ombra sulla quale s’estende, quella osservata nell’aprile 2016 in una macchia solare dalla caratteristica forma di cuore. A scoprirlo, un team dell’Università e dell’Inaf di Catania guidato da Salvo Guglielmino. Lo abbiamo intervistato.
Metis, alla scoperta della corona solare
Lo strumento finanziato dall’Asi e realizzato in collaborazione con Inaf è stato consegnato ad Airbus UK per essere integrato nella sonda Solar Orbiter dell’Agenzia spaziale europea.
Dai un logo a METIS
METIS è uno degli strumenti del carico scientifico della sonda Solar Orbiter, la missione dell’ESA finalizzata allo studio del Sole, dei poli solari e dello spazio ad esso immediatamente circostante. Lo strumento è stato progettato da un team scientifico dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), realizzato da un consorzio industriale e finanziato dall’ASI
Personale
Giuseppe E. Capuano, Pierfrancesco Costa, Fabio Del Sordo, Mariachiara Falco, Salvatore L. Guglielmino, Paolo Romano, Daniele Spadaro, Rita Ventura, Francesca Zuccarello
Contatti
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