Pianeti Extrasolari e Astrobiologia
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Aria pesante sull’esopianeta? Te lo dice Harps-N
Scoperto da un team di ricercatori in gran parte dell’Inaf un nuovo effetto che l’atmosfera di un esopianeta molto caldo può indurre sulla misura della velocità radiale della stella madre durante il transito planetario. Tale effetto, individuato grazie alle osservazioni del Telescopio nazionale Galileo dell’INAF, potrà permettere di rivelare in modo diretto la presenza di elementi pesanti come il ferro nelle atmosfere di altri pianeti extrasolari estremamente caldi.
Gioviani, caldi e molto magnetici
Fondamentali per comprendere la struttura interna degli “Hot Jupiter” e l’interazione con la loro stella, sono le prime misure di campi magnetici ottenute per questa classe di pianeti, e le prime in assoluto basate sull’interazione stella-pianeta osservando spettroscopicamente le atmosfere stellari con telescopi da terra. Fra gli autori dello studio pubblicato su Nature Astronomy, Antonino Lanza dell’INAF di Catania.
Cheops: il team europeo è pronto
Questo telescopio spaziale made in Italy si dedicherà alla ricerca di pianeti transienti. L’Italia ha un importante ruolo nella missione. Ingegneri e scienziati sono pronti al lancio, previsto per questo autunno.
Formula di Drake
C’è qualcuno, là fuori? Esistono altre forme di vita? Secondo l’astrofisico americano Frank Drake il numero di civiltà aliene (nella Via Lattea) in grado di comunicare con noi può essere calcolato come il prodotto di 7 fattori: il numero di stelle che si formano ogni...
Cheops è pronto al lancio
La missione Cheops dell’Esa dedicata alla caratterizzazione dei pianeti extrasolari ha superato brillantemente un’importante review: il satellite è pronto per il volo. Il lancio è previsto tra sette mesi dalla Guiana francese. Media Inaf ha raggiunto, per l’occasione, due scienziati della missione, Isabella Pagano dell’Inaf di Catania e Roberto Ragazzoni dell’Inaf di Padova.
Dove non crescono i pianeti giganti
Quello da cui si sviluppano stelle a bassa metallicità è un ambiente “povero”, scarso di elementi chimici più pesanti dell’elio e un nuovo studio del programma GAPS ha confermato che attorno a tali stelle è poco probabile trovare pianeti giganti. Tra gli autori dello studio sono presenti anche i ricercatori dell’Osservatorio di Catania che fanno parte del programma GAPS.
Cheops, meno di un anno al lancio
L’Agenzia spaziale europea ha fissato la finestra di lancio della durata di un mese per il “Characterising Exoplanet Satellite”: lascerà la Terra a partire dal 15 ottobre 2019, con un lanciatore Soyuz, dallo spazioporto di Kourou.
Un’orbita di 21 anni per il “piccolo” Gl 15 A c
Sebbene la sua massa stimata sia di tutto rispetto, 36 volte maggiore di quella della Terra, Gl 15 A c è ad oggi il più piccolo pianeta noto con un periodo orbitale così lungo. Lo studio nasce dalla collaborazione tra la comunità italiana del programma di ricerca GAPS (Global Architecture of Planetary Systems) e gli istituti spagnoli Ice e Iac uniti dal progetto Hades.
Una super-Terra con un super nucleo
Francesca Faedi e Aldo Bonomo, ricercatori dell’Inaf di Catania e Torino, hanno partecipato alla caratterizzazione di K2-229b, un esopianeta che assomiglia per dimensioni alla Terra, ma è molto più massiccio. Tanto da essere avvicinato, per la sua possibile composizione interna, al nostro Mercurio. Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista Nature Astronomy.
Personale
Mario Accolla, Giuseppe Baratta, Giovanni Bruno, Carla Buemi, Fabio Del Sordo, Antonio Frasca, Daniele Fulvio, Antonino F. Lanza, Giuseppe Leto, Paolo Leto, Sergio Messina, Isabella Pagano, Maria Elisabetta Palumbo, Gaetano Scandariato, Carlotta Scirè, Daniela Sicilia, Vikash Singh, Corrado Trigilio, Grazia Umana, Riccardo Giovanni Urso
Contatti
Osservatorio Astrofisico di Catania
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