Radioastronomia
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Nel campo dello Scorpione
Le due “Atnf Daily Astronomy Pictures” di giovedì 16 e venerdì 17 gennaio mostrano tre radio sorgenti osservate con l’Australia Telescope Compact Array e sono tratte entrambe da uno studio guidato da Adriano Ingallinera dell’Inaf di Catania e pubblicato il mese scorso su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.
Askap si sintonizza sulla Piccola Nube di Magellano
La batteria di radiotelescopi australiani Askap, un precursore del futuro Ska, ha passato al setaccio la galassia nana, ricavando la mappa radio più accurata di sempre di questo oggetto celeste e individuando, tra gli altri, anche due potenziali resti di supernova. Nel team che ha condotto il lavoro anche alcune ricercatrici e ricercatori dell’Inaf di Catania.
Realtà virtuale e radioastronomia a braccetto
La prossima settimana verrà siglato un accordo di collaborazione fra gli osservatori Inaf di Catania e Cagliari e il consorzio sudafricano Idia. Il progetto mira a potenziare la ricerca radioastronomica del futuro tramite l’uso della realtà virtuale, e si inserisce nelle già solide collaborazioni tra i due paesi in vista della costruzione dello Square Kilometre Array.
Alla scoperta dello Square Kilometre Array
Un intero pomeriggio dedicato a far conosce al pubblico Ska, il radiotelescopio più potente al mondo. Con laboratori per bambini, proiezioni, spettacoli al planetario, visite guidate ai radiotelescopi e conferenze. L’evento è in programma per sabato prossimo a Medicina, in provincia di Bologna.
Ska: la Max Planck Society si unisce al progetto
Già coinvolto nella costruzione delle antenne a parabola, l’istituto di ricerca tedesco entra a far parte dell’Organizzazione Ska, che si trova ora ad affrontare la fase di transizione verso il passaggio da ente non-profit a ente intergovernativo.
Catania: tempo di esami per i dischi di Ska
Il progetto Square Kilometre Array si avvicina velocemente alla fine della fase di progettazione e la costruzione dovrebbe iniziare nei primi mesi del 2020, ma prima tutti i diversi gruppi devono passare l’esame delle temute “critical design review”. Il gruppo italiano ci è riuscito con successo. L’intervista a Corrado Trigilio, Inaf di Catania.
Nebulose planetarie, l’incanto del plasma
Malgrado il nome, non hanno niente a che fare con i pianeti: sono ciò che resta al termine della vita delle stelle di piccola massa. Formate da nubi di gas caldo ionizzato, sono ricche di elementi pesanti, come carbonio, azoto e ossigeno. La loro varietà le rende oggetti fra i più esteticamente affascinanti del cosmo. Articolo scritto da Adriano Ingallinera dell’INAF-Osservatorio Astrofisico di Catania.
Personale
Cristobal Bordiu, Carla Buemi, Filomena Bufano, Adriano Ingallinera, Paolo Leto, Sara Loru, Simone Riggi, Francesco Schillirò, Corrado Trigilio, Grazia Umana
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