Rivelatori innovativi per l'Astrofisica
Le ultime
Primi fotoni per il Vera Rubin
Giovedì 24 ottobre, in Cile, il Vera Rubin ha aperto per la prima volta gli occhi al cielo e ha preso la sua prima immagine con una posa di trenta secondi: un test sulla commissioning camera che ha confermato la capacità di puntamento e di messa a fuoco del telescopio. L’Istituto nazionale di astrofisica ha partecipato al traguardo con due inviati sul posto, Gabriele Rodeghiero e Luca Rosignoli
I laboratori OACT per lo sviluppo e gestione di strumentazione spaziale: COLD e LASP
L'Osservatorio Astrofisico di Catania si occupa anche dello sviluppo e gestione di strumentazione per programmi spaziali. Negli ultimi anni, l'Italia ha consolidato sempre di più il suo ruolo nelle missioni scientifiche sia a livello europeo che mondiale, spesso...
Da Catania un tomografo muonico per i container
Realizzato un prototipo in grado di determinare la posizione in 3D di un piccolo blocco di piombo. Sostituendo gli attuali fotosensori con fotomoltiplicatori al silicio di nuova generazione, già disponibili sul mercato, potrebbe essere impiegato dalle autorità portuali per rilevare l’eventuale presenza di materiale radioattivo.
Ricerca e Sviluppo di sensori a conteggio di fotoni per applicazioni scientifiche e industriali
Si è da poco conclusa la collaborazione internazionale SENSE supportata dal programma Horizon 2020 che mirava a coordinare gli sforzi di ricerca e sviluppo nel mondo accademico e industriale nel settore dei sensori a bassa luminosità ed in particolare verso lo studio dei fotomoltiplicatori al silicio di tipo SiPM. Il laboratorio COLD ha aderito a questa collaborazione insieme ad altri istituti di ricerca: Nagoya University (Giappone), Max Plank Istitute (Germania), Deutsches Elektronen Synchrotron (DESY – Germania), CERN (Svizzera). L’obiettivo è stato quello di standardizzare le metodologie delle misure dei principali parametri dei rivelatori al silicio ed in particolare dei SiPM e dare tutte le informazioni necessarie alla comunità scientifica. La collaborazione tra il laboratorio COLD dell’INAF e il laboratorio dell’Università di Ginevra (CERN – Svizzera) ancora continua attraverso il continuo scambio di dati e informazioni e discussioni su nuovi progetti.
Caratterizzazione dei rivelatori per il Mini-Array ASTRI
Il Mini-Array (MA) ASTRI (Astrofisica con Specchi a Tecnologia Replicante Italiana) è l'osservatorio terrestre di nuova generazione per l'astrofisica a raggi gamma ad altissime energie. Si baserà su nove telescopi, situati nell'emisfero settentrionale e precisamente...
La ribalta dell’interferometria a intensità stellare
Gli scienziati della collaborazione Veritas hanno misurato i diametri angolari di Beta Canis Majoris e Epsilon Orionis usando – per la prima volta dopo 50 anni dalla prima implementazione – l’interferometria a intensità stellare e dimostrando il miglioramento della sensibilità della tecnica e la sua scalabilità. Con il commento di Giovanni Pareschi dell’Inaf, principal investigator del progetto Astri.
Personale
Giovanni Bonanno, Alfio Giuffrida, Alessandro Grillo, Gianfranco Occhipinti, Giuseppe Romeo, Maria Cristina Timpanaro
Contatti
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