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Paolo Maffei

Nato ad Arezzo il 2 gennaio 1926, Paolo Maffei è stato un astrofisico italiano di fama internazionale e uno dei pionieri della ricerca astronomica nell’infrarosso.
Fino agli studi universitari Maffei visse sempre a Foligno, da cui poi, per ragioni professionali, fu spesso lontano, pur mantenendone sempre un costante ed intenso rapporto. Conseguì la laurea a Firenze nel 1952 con una tesi dal titolo ‘Identificazione e classificazione delle stelle M-C-S’, con relatore il prof. Giorgio Abetti. Dopo la laurea iniziò la carriera di ricercatore ad Arcetri, come assistente volontario, e si occupò di fisica solare. Nel 1955 fu nominato assistente di astronomia a Bologna e iniziò a lavorare al telescopio di Loiano, studiando comete, nebulose, galassie. Alla fine degli anni ’50 applicò la tecnica fotografica all’infrarosso allo studio di stelle variabili e giganti rosse. Si trasferì all’osservatorio di Asiago nel 1959 e dal 1961 lavorò per due anni a Bergerdorf, vicino ad Amburgo, con il telescopio Schmidt 80/120 del locale osservatorio. Tornato in Italia, dal 1963 al 1975 insegnò all’Università “La Sapienza” di Roma. Proprio qui, mediante l’analisi all’infrarosso, e grazie ad alcune geniali intuizioni, nel 1968 Maffei compì una delle più importanti scoperte della sua carriera: l’individuazione di due galassie nella costellazione di Cassiopea, poi chiamate Maffei 1 e Maffei 2. Le due galassie fanno parte insieme ad altre di un Gruppo, chiamato Maffei 1 (IC 342), il più vicino al Gruppo Locale (del quale fa parte la nostra Galassia).
Nel 1976 si trasferì a Catania dove fu nominato direttore dell’Osservatorio astrofisico.
Nel 1980 Maffei si trasferì da Catania a Perugia, dove ricoprì l’incarico di professore ordinario di Astrofisica presso il dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Perugia sino alla data del suo collocamento a riposo, dopo di che fu nominato Professore Emerito. A Perugia allestì un osservatorio astronomico con un piccolo riflettore da 400 mm completamente automatizzato, uno dei pochi funzionanti all’epoca e dette il via alla costruzione a Stroncone di un telescopio da 800 mm oggi usato solo a scopi didattici per le scuole.
Una sua grande idea, che per anni cercò di realizzare tra tante avversità, fu quella di un telescopio in Antartide, che riteneva essere il miglior sito terrestre per le osservazioni nell’infrarosso. Il progetto fu poi realizzato dai suoi successori al Dipartimento di Fisica di Perugia con un telescopio internazionale (IRAIT – International Robotic Antarctic Infrared Telescope) che porterà il suo nome.
Maffei fu anche membro delle più importanti e principali associazioni astronomiche nazionali e straniere, fra cui la IAU (Unione Astronomica Internazionale) in cui fece parte delle commissioni 27-Stelle variabili e 51-Ricerca della vita nell’Universo.
Infine va ricordata la nascita nel 1987 dell’Associazione Astronomica Umbra, da lui fortemente voluta, e da cui bandì l’aggettivo di astrofili a sottolineare l’impegno professionale che da questa si attendeva.
Morì a 83 anni a Foligno la mattina del 1º marzo 2009.

Gli fu dedicato l’asteroide 1993 YN2, scoperto nel 1993.