Scoperto da un team di scienziati guidato dall’Università di Roma Tor Vergata e dall’Inaf un esopianeta dalle caratteristiche straordinarie. Individuato grazie al satellite Tess della Nasa e caratterizzato con il Telescopio nazionale Galileo, mostra proprietà fisiche che mettono in crisi le teorie convenzionali di formazione ed evoluzione planetarie. La ricerca è stata pubblicata oggi su Nature.
Combinando la fotometria del telescopio spaziale TESS con la spettroscopia ad alta risoluzione di HARPS-N (TNG), un gruppo di ricercatori, guidati da Antonio Frasca dell’Osservatorio Astrofisico di Catania, ha scoperto un sistema binario ad eclisse poco massivo, il...
In uscita su Astronomy & Astrophysics, il primo studio statistico di sistemi planetari osservati con il metodo delle velocità radiali a concentrarsi su un campione ristretto di nane rosse di tipo early, ovvero con masse comprese tra 0,7 e 0,3 masse solari. Le osservazioni di questo studio a guida Inaf sono state effettuate con lo spettrografo Harps-N al Telescopio nazionale Galileo.
Si chiama Toi-1807b l’esopianeta conosciuto come uno dei pochi ad avere un periodo di rivoluzione attorno alla propria stella inferiore a un giorno. Si tratta di un pianeta roccioso, quindi simile alla Terra, ma molto vicino alla sua stella madre: un anno su questo oggetto celeste dura “solo” 13 ore. Questo e molti altri dettagli sono stati descritti in un articolo in via di pubblicazione sulla rivista A&A.
Fra i mondi che popolano il sistema esoplanetario della stella Hd 3167, a circa 155 anni luce di distanza dalla Terra, ce n’è almeno uno che sembra seguire un’orbita equatoriale e almeno un altro che si muove invece su un’orbita polare. Giusi Micela (Inaf Palermo): «L’esistenza contemporanea di pianeti con orbite allineate e non allineate è un caso unico tra gli esopianeti noti, e probabilmente una combinazione rara che suggerisce una storia dinamica complessa»
The mass-accretion rate is a crucial parameter for the study of the evolution of accretion discs around young solar-mass stars, and has an important impact for planet formation studies. The Taurus star forming region is rich in young stars, most of them of the T Tauri...
Open clusters are ideal test objects for Galactic chemical and dynamical evolution and for stellar evolution theory. Recently, 16 open clusters have been analized, 14 of them never or scarcely studied before. All target stars were selected from the Gaia-based...
Fonte: TNG website – News The high number of super-Earth and Earth-like planets in the habitable zone detected around M-dwarf stars in the last years has revealed these stellar objects to be the key for planetary radial velocity (RV) searches. Using the HARPS-N...
Arrivano i primi risultati del progetto C-MetaLL guidato da Vincenzo Ripepi (INAF-OACN) e Gianni Catanzaro (INAF-OACT).
Il progetto è dedicato allo studio delle Cefeidi Classiche (DCEPs), una particolare classe di stelle variabili che pulsano periodicamente a causa della loro instabilità. Combinando i dati dello spettrografo HARPSN con quelli dei satelliti TESS e GAIA, gli autori dello studio hanno potuto determinare con precisione le abbondanze chimiche di due DCEPs. Grazie a questo progetto sarà possibile capire meglio come la relazione periodo-luminosità delle Cefeidi sia legata alla loro metallicità, una questione ancora oggi dibattuta di grande rilevanza nel contesto della scala delle distanze extragalattiche.
Due esopianeti caldi, grandi all’incirca come Nettuno e con un’età tra i 30 e gli 80 milioni di anni. È l’identikit di Toi-942, il sistema planetario più giovane scoperto dal satellite Tess della Nasa, scovato da un team a guida Inaf e caratterizzato grazie anche a dati raccolti con il Telescopio Nazionale Galileo. Con la sua giovane età e la presenza di più di un pianeta, questo sistema è un ottimo banco di prova per studiare come nascono e si evolvono i pianeti nell’universo