
Delegazione INAF in visita all’Arcipelago delle Canarie
Una delegazione dell’Istituto Nazionale di Astrofisica ha visitato dal 18 al 21 luglio i siti astronomici nell’Arcipelago delle Canarie
Una delegazione dell’Istituto Nazionale di Astrofisica ha visitato dal 18 al 21 luglio i siti astronomici nell’Arcipelago delle Canarie
L’evento, il primo del suo genere a essere stato rivelato a simili energie, fa luce su una classe di fenomeni astrofisici considerati responsabili delle periodiche esplosioni che hanno luogo sulla superficie delle novae e dell’emissione di una parte dei fotoni che costituiscono il fondo di radiazione gamma che permea la nostra intera galassia. Il risultato in un articolo pubblicato oggi su Nature Astronomy.
Prodotti dalla ditta Media Lario sulla base di un contratto assegnato dall’Inaf, sono ora pronti per dar forma agli specchi primari dei nove telescopi del mini-array Astri e agli specchi dei primi telescopi di taglia intermedia del Cherenkov Telescope Array, portando la costruzione dei due grandi osservatori per astronomia gamma un passo in avanti. I risultati sono presentati oggi su Journal of Astronomical Telescopes, Instruments, and Systems. In questo articolo l’intervista al primo autore dell‘articolo, Nicola La Palombara dell’Inaf Iasf di Milano.
Gli scienziati della collaborazione Veritas hanno misurato i diametri angolari di Beta Canis Majoris e Epsilon Orionis usando – per la prima volta dopo 50 anni dalla prima implementazione – l’interferometria a intensità stellare e dimostrando il miglioramento della sensibilità della tecnica e la sua scalabilità. Con il commento di Giovanni Pareschi dell’Inaf, principal investigator del progetto Astri.
Pieno successo per il primo test di integrazione fra il prototipo della fotocamera Chec, la Compact High Energy Camera per i piccoli telescopi dual-mirror di Cta, e il prototipo di telescopio Cherenkov Astri-Horn di Serra La Nave, gestito dall’Inaf di Catania.
Prima osservazione nei raggi gamma di altissima energia della Nebulosa del Granchio con il telescopio Astri-Horn sull’Etna. Questa è la prima osservazione di una sorgente celeste nei raggi gamma alle energie del TeV rilevata da un telescopio a luce Cherenkov per la rilevazione di raggi gamma che adotta l’innovativa configurazione a due specchi, detta “Schwarzschild-Couder”.
Cosa lega con un filo rosso l’Arizona alla Sicilia? Risposta: i cosiddetti telescopi Cherenkov. Cinquant’anni fa sul Mount Hopkins, qualche decina di chilometri a sud di Tucson, veniva inaugurato il telescopio Whipple, destinato ad aprire l’era della moderna astronomia gamma. Il prossimo 10 novembre, sul Monte Etna, il prototipo Astri – apripista di Cta, la futura schiera di telescopi Cherenkov – verrà intitolato a Guido Horn d’Arturo, ideatore degli specchi a tasselli.
Utilizzando in modo innovativo il metodo della varianza con la camera del telescopio Astri (Astrofisica con Specchi a Tecnologia Replicante Italiana) dell’Inaf, è stata ottenuta per la prima volta l’immagine della Cintura di Orione nel visibile usando un telescopio per luce Cherenkov
Prototipo di un nuovo strumento per astronomia gamma, il telescopio ASTRI dell’INAF ha superato un test importante: la sua innovativa configurazione a due specchi, mai realizzata prima per uno strumento di questo tipo, ha dimostrato di poter restituire immagini con risoluzione angolare costante su un grande campo di vista.