


Cheops osserva il pianeta più brillante di sempre
È un esopianeta ultra-caldo che orbita attorno alla sua stella ospite in meno di un giorno, nella regione conosciuta come deserto dei nettuniani caldi. I dati della missione Cheops dell’Esa hanno portato a una sorprendente rivelazione: è coperto da nubi composte da metalli riflettenti, che lo rendono l’esopianeta più brillante mai trovato. Con un commento del co-autore Gaetano Scandariato dell’Inaf di Catania.

Completato il primo dei 26 occhi di Plato
Il primo dei ventisei telescopi che andranno a formare l’occhio composito del cacciatore di pianeti extrasolari Plato dell’Esa è pronto. Ne parliamo con Roberto Ragazzoni (direttore dell’Inaf di Padova), instrument scientist dei telescopi di Plato, e Isabella Pagano (direttrice dell’Inaf di Catania), co-principal investigator della missione.

La doppia anima del magnetismo stellare
L’abbondanza di elementi pesanti all’interno di una stella ha un ruolo importante nei meccanismi che portano alla formazione e riorganizzazione del campo magnetico su grande scala, un fenomeno chiamato “dinamo stellare”. È il risultato dello studio guidato da due ricercatori dell’Istituto nazionale di astrofisica, che hanno compilato il più grande catalogo ad oggi dei periodi del ciclo di attività e di rotazione stellari, per un campione di 67 stelle.

La vita altrove
Riportiamo la puntata di RAI Radio3 Scienza trasmessa oggi, venerdì 5 agosto 2022, su altri mondi e altre possibili tracce di vita. Non sappiamo se e quando scopriremo una qualche forma di vita al di fuori del nostro pianeta. Oggi abbiamo evidenze, tra i corpi del...
Passa l’esame dell’ESA il cacciatore di pianeti PLATO
Con il superamento della Critical Milestone Review, la missione PLATO dell’ESA ha ricevuto il via libera a completare il processo di costruzione del satellite e del payload. Luca Valenziano (Inaf): «Il traguardo intermedio raggiunto con questa milestone ci rende orgogliosi e fiduciosi per l’impegnativa fase di costruzione degli strumenti, che vedrà i ricercatori italiani in prima fila in quasi ogni ambito di questa complessa, ambiziosa missione».

Tripletta di mondi per il telescopio spaziale Cheops
Quando si dice “non c’è due senza tre”. Mentre studiava due esopianeti intorno a una stella brillante non lontana da noi, il satellite Cheops dell’Esa ha individuato il terzo pianeta del sistema mentre passava davanti alla stella. Questo transito rivela preziosi dettagli su un pianeta che i ricercatori definiscono senza precedenti.

Luce verde per l’occhio di Plato
La settimana scorsa il modello termo-strutturale del futuro cacciatore di nuove Terre potenzialmente abitabili dell’Esa ha superato con successo i test termo-meccanici. Dopo la valutazione dell’allineamento delle ottiche del telescopio, iniziata ieri presso gli stabilimenti Hst di Prato, si passerà alle prove di validazione delle prestazioni ottiche dei telescopi. Con il commento della responsabile scientifica italiana per la missione, Isabella Pagano dell’Inaf di Catania.

Sei mondi in bilico tra armonia e caos
Toi-178 è un sistema planetario davvero fuori dal comune: attorno alla stella madre, distante circa 200 anni luce da noi, in direzione della costellazione dello Scultore, sono stati scoperti ben 6 pianeti, anche grazie alle nuove osservazioni del satellite Cheops, il satellite dell’Esa dedicato alla caratterizzazione degli esopianeti con una importante partecipazione italiana, che vede coinvolti l’Inaf, l’Asi e l’Università di Padova, combinate con quelle di alcuni telescopi a terra.

Plato ha acceso il cervello
Mercoledì 26 agosto la Instrument Control Unit (Icu) di Plato – il futuro cacciatore di nuove Terre potenzialmente abitabili dell’Agenzia spaziale europea, con lancio previsto nel 2026 – è stata accesa per la prima volta in maniera ufficiale e nominale. Ne parla oggi su Media Inaf Stefano Pezzuto, software system engineer della Icu.