Si è tenuto oggi a Bologna il kick-off meeting del progetto MAORY, uno dei primi quattro strumenti che equipaggeranno fin dall’inizio il più grande telescopio del mondo, E-ELT, acronimo per European Extremely Large Telescope. E-ELT è l’infrastruttura di più alta priorità astrofisica per la Comunità Europea (ESFRI) e sarà costruito e gestito da ESO, lo European Southern Observatory, sulle Ande cilene. All’evento hanno partecipato rappresentanti di ESO, rappresentanti degli organi scientifici e dirigenziali di INAF, il Principal Investigator Emiliano Diolaiti (dell’INAF – Osservatorio Astronomico di Bologna) e i componenti del consorzio MAORY.
Il contratto da 18.5 milioni di euro per la progettazione e la costruzione di MAORY è stato firmato a Garching (Monaco, Germania) lo scorso 10 dicembre 2015 da Tim de Zeeuw, Direttore Generale dell’ESO, e da Nicolò D’Amico, Presidente dell’INAF, a nome di un consorzio guidato da INAF al quale partecipa come partner l’Institut de Planétologie et d’Astrophysique de Grenoble (Francia).
MAORY è un componente fondamentale di E-ELT: mediante un sofisticato sistema di ottica adattiva, permetterà di annullare gli effetti negativi prodotti dalla turbolenza atmosferica e consentirà così agli strumenti per le osservazioni nel vicino infrarosso di E-ELT (primo fra tutti MICADO, la fotocamera di prima generazione di E-ELT) di ottenere immagini di nitidezza e profondità eccezionali.
Il progetto MAORY ha ricevuto in questi anni il supporto fondamentale del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca tramite un progetto premiale INAF, finanziato per due anni, denominato “T-REX: tecnologie italiane per E-ELT“. Tale finanziamento ha permesso di rafforzare il team scientifico e tecnico italiano coinvolto nello sviluppo di MAORY e ha consentito a INAF di dotarsi delle attrezzature necessarie per la futura integrazione dello strumento. Grazie al supporto del MIUR, INAF ha potuto assicurarsi un contratto di importo nettamente superiore al finanziamento ricevuto.
La realizzazione di uno strumento ad altissimo contenuto tecnologico come MAORY apre enormi possibilità di crescita, sia del personale INAF che si trova ad affrontare questa avventura, sia dell’industria italiana ed europea. A tale proposito è utile ricordare che un consorzio di industrie italiane (AdOptica) è leader mondiale nella realizzazione di specchi adattivi – speciali specchi dalla superficie deformabile che costituiscono un componente essenziale di ogni sistema di ottica adattiva. Anche AdOptica ha ottenuto un contratto con ESO per la costruzione dello specchio adattivo M4 di E-ELT.
La fase A del progetto MAORY si è conclusa più di sei anni fa. Oggi, dopo anni d’impegno e d’intensa attività preparatoria, il progetto viene avviato ufficialmente.