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Oggi è la notte di San Lorenzo e, nuvoloni permettendo, speriamo tutti di poter osservare le stelle cadenti, chiamate Perseidi, ed esprimere un desiderio.

E’ proprio durante questo periodo dell’anno che è possibile osservare tale fenomeno.

Ma cosa sono davvero le stelle cadenti?

Abbiamo fatto qualche domanda all’astronoma Isabella Pagano.

Cosa sono davvero le stelle cadenti e perché in questo periodo si sente parlare di Perseidi?

«Le stelle cadenti sono le scie luminose che vediamo in cielo lasciate da un frammento che può essere un granello di una piccola roccia che si trova in prossimità della Terra. In questo periodo dell’anno sentiamo parlare di Perseidi o di lacrime di San Lorenzo. Come sappiamo la Terra gira in un’orbita attorno al Sole che è sempre la stessa. In questo periodo dell’anno la terra si trova in una regione specifica che è più densa di polvere cometaria. In questa regione infatti più o meno ogni 100 anni passa la cometa Swift Tuttle il cui primo avvistamento risale al 69 a.C. Ed è questa polvere cometaria che si viene così a impattare sulla Terra. Nell’attraversare l’atmosfera questi frammenti s’infiammano. Di sciami metereotici ce ne sono diversi nel corso dell’anno. Quello delle Perseidi è più conosciuto per un motivo molto semplice. D’estate si trascorre maggiormente il tempo all’aperto anche di sera ad osservare il cielo. Le Perseidi sono il primo sciame studiato. Fu l’astronomo Giovanni Virgilio Schiaparelli nell’800 a comprendere cosa fossero le stelle cadenti: frammenti di comete che attraversano l’atmosfera terrestre».

Qual è la differenza tra stelle cadenti, meteore e meteoriti?

«In realtà i termini stelle cadenti e meteore sono sinonimi. Un meteorite invece è il frammento di roccia che troviamo sulla terra. La possibilità di giungere a terra ovviamente dipende da diversi fattori ad esempio le dimensioni all’inizio e persino il modo in cui questo entra nell’atmosfera. Se il frammento di roccia nel suo percorso non si consuma tutto e viene trovato, questo è appunto un meteorite».

 

È possibile quantificare un numero di stelle cadenti che “cadono” in questo periodo dell’anno?

«Possono essere migliaia in una notte. Persino oltre le duecento all’ora. Il punto è come riuscire a vederle. La visibilità dipende anche in questo caso da diversi fattori. Primo fra tutti la luminosità del cielo. Quest’anno il periodo delle Perseidi è particolarmente esteso. Da fine luglio a fine agosto con una massima concentrazione intorno al 12 agosto. Il problema è che proprio in questi giorni c’è la luna piena e questa renderà il cielo più luminoso, di conseguenza sarà più difficoltoso vedere le Perseidi».

 

 

Fonte: Articolo di Martina Strano – L’Urlo

 

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