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Un finanziamento di quasi 27 milioni di euro per la realizzazione di laboratori, la riqualificazione di spazi per la ricerca e per la divulgazione. Sono le risorse destinate per il 2025 all’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) dal Ministero dell’università e la ricerca (Mur) nell’ambito del Fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca per gli enti di ricerca.

Il ministro Anna Maria Bernini ha firmato il decreto che va a ripartire la nuova annualità che ha una dotazione complessiva di 94 milioni di euro. «I nostri enti di ricerca sono gioielli, un vanto per l’Italia, un riferimento scientifico a livello internazionale», spiega Bernini. «Noi abbiamo la responsabilità di far sì che queste eccellenze possano crescere e proseguire nel percorso intrapreso. È necessario poter garantire risorse per nuovi progetti, finanziare infrastrutture sempre più complesse, sostenere le tecnologie più avanzate. Il nuovo finanziamento di 94 milioni del Fondo dell’edilizia e di ammodernamento delle infrastrutture di ricerca va in questa direzione. Permette agli enti scientifici di rafforzare le loro attività di studio e di aprire nuovi fronti di studio capaci di generare concrete e positive ricadute per migliorare la qualità della vita. Vogliamo dare continuità a un lavoro già eccellente, fiore all’occhiello del Paese. Noi ci crediamo. E i risultati si ottengono credendoci».

«È con grande soddisfazione che accogliamo questo stanziamento», commenta Roberto Ragazzoni, presidente dell’Istituto nazionale di astrofisica, «che consente di continuare a dare forma ai tanti interventi di ammodernamento strutturale e tecnologico presso gli osservatori di Torino, Milano, Padova, Firenze, Roma (assieme anche all’Istituto di astrofisica e planetologia spaziali), Napoli, Catania e Palermo. In un momento così trasformazionale dell’astronomia, l’Inaf riqualifica, valorizza, acquisisce e costruisce spazi per studi, laboratori, aree per la divulgazione attraverso progetti che interessano l’intera nazione».

I 94 milioni di euro del Fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca sono stati ripartiti tenendo conto delle richieste e dei progetti formulati da ciascun ente per interventi di edilizia e di ammodernamento delle infrastrutture scientifiche. Per ciascun ente, il monitoraggio delle risorse assegnate sarà effettuato tenendo conto del cronoprogramma delle attività da realizzare sulla base dello stesso finanziamento concesso.

 

Fonte: Media INAF