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Sebbene per la gran parte del loro tempo si concentrino sulla stella al centro del Sistema solare, negli ultimi mesi tre sonde spaziali dedicate all’osservazione del Sole hanno catturato scorci unici dei pianeti. Utilizzando strumenti il cui scopo non è quello di osservare il Sole stesso, bensì il costante deflusso di materiale solare emesso dalla nostra stella, Solar Orbiter di Esa e Nasa, Parker Solar Probe della Nasa e Stereo (Solar and Terrestrial Relations Observatory) della Nasa ci hanno regalato splendide immagini dei pianeti, da diversi punti di vista.

Tutte e tre le missioni trasportano strumenti per studiare il Sole e la sua influenza sullo spazio, comprese telecamere che studiano l’atmosfera esterna del Sole, il vento solare e la polvere presente nel Sistema solare interno. Questi strumenti, in vari momenti nel 2020, hanno visto diversi pianeti passare attraverso i loro campi di vista.

Solar Orbiter – di Esa e Nasa – ha scattato queste immagini di Venere, Terra e Marte il 18 novembre 2020. Crediti: Esa / Nasa / Nrl / Solar Orbiter / SolOHI.

Ciascuna delle tre missioni ha un’orbita diversa, quindi le loro prospettive sono diverse dalla nostra, sulla Terra, e sono anche diverse le une dalle altre. Diversa quindi sarà la vista dei pianeti da ciascuna sonda, che mostra i corpi celesti in posizioni diverse da quelle in cui li avremmo visti noi, dalla Terra.

Guardando verso la Terra da circa 251 milioni di chilometri di distanza, il Solar Orbiter Heliospheric Imager – o SoloHI – a bordo di Solar Orbiter il 18 novembre 2020 ha catturato in un colpo solo Venere, la Terra e Marte. Il Sole si trovava a destra, fuori dall’inquadratura dell’immagine.

Lanciato a febbraio 2020, Solar Orbiter ha restituito le sue prime immagini a luglio 2020, compresa la vista del Sole più vicina in assoluto. L’obiettivo principale di SoloHI – uno dei dieci strumenti a bordo del satellite, nonché unico imager eliosferico – è quello di catturare il vento solare e la polvere che riempie lo spazio tra i pianeti.

Parker Solar Probe della Nasa ha visto quasi tutti i pianeti del Sistema solare in un paio di immagini acquisite il 7 giugno 2020. Crediti: Nasa / Johns Hopkins APL / Naval Research Laboratory / Guillermo Stenborg e Brendan Gallagher.

Il 7 giugno 2020, mentre Parker Solar Probe ruotava attorno al Sole, il suo strumento Wide-field Imager for Solar Probe – o Wispr – ha scattato due fotogrammi che hanno catturato sei pianeti del Sistema solare: Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove e Saturno. Wispr cattura immagini della corona solare e dell’eliosfera interna nella luce visibile, insieme al vento solare e ad altri corpi mentre si avvicinano e oltrepassano il satellite. Quando Wispr ha raccolto le immagini che vedete, la sonda si trovava a circa 18.7 milioni di chilometri dal Sole e a circa 158 milioni di chilometri dalla Terra.

Stereo della Nasa ha immortalato la maggior parte dei pianeti del Sistema solare in un’immagine ripresa il 7 giugno 2020. Crediti: Nasa / Stereo / Hi.

Sempre il 7 giugno 2020 l’osservatorio Stereo ha catturato questa vista dove sono presenti la maggior parte dei pianeti del Sistema solare. Sebbene questa immagine sia stata scattata lo stesso giorno di quella del Parker Solar Probe, la posizione di Stereo ha fornito una diversa prospettiva sui pianeti. Questa immagine proviene da uno degli Heliospheric Imagers di Stereo, che visualizza l’atmosfera esterna del Sole, la corona e il vento solare, consentendo agli scienziati di studiare come il materiale solare viaggia nel Sistema solare. Le righe scure verticali sono dovute alla saturazione del rivelatore dello strumento, causata dalla luminosità dei pianeti combinata con il lungo tempo di esposizione.

 

 

Fonte: Media Inaf

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