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Nei giorni scorsi, un vasto incendio – di possibile origine dolosa – si è sviluppato nell’isola di Tenerife. Il fuoco ha interessato un’area immensa, con un perimetro superiore a 80 km, causando danni notevoli. Migliaia di persone hanno dovuto essere evacuate, molte delle quali hanno perso le loro proprietà. Inoltre, è stata distrutta larga parte della magnifica Corona Forestale nella parte nord dell’isola.

Lo sviluppo dell’incendio ha purtroppo interessato, a partire dal primo pomeriggio di domenica 20 agosto, anche l’Osservatorio del Teide, gestito dall’Instituto de Astrofisica de Canarias (Iac). L’Osservatorio ospita importanti telescopi di importanza internazionale e nel sito è in corso l’installazione del mini-array Astri, un progetto guidato dall’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) volto a costruire una serie di nove telescopi Cherenkov per astronomia in raggi gamma.

Il telescopio Astri-1. Crediti: Daniel Lopez/Iac

In poche ore il fuoco ha quasi lambito l’edificio del telescopio solare Themis, dove sono ospitati anche gli uffici e la sala controllo di Astri, e l’edificio dove è installato il centro di trasformazione elettrica di Astri. Il primo telescopio Astri-1, già installato, era poco più lontano. Successivamente, l’incendio ha circondato l’intero areale dell’Osservatorio.

Il project office di Astri, insieme al direttore della Fundación Galileo Galilei (Fgg), ha seguito costantemente la situazione, tenendo informati il presidente e il direttore scientifico dell’Inaf. Si è deciso di interrompere da remoto il collegamento elettrico a Astri-1 per evitare problemi in caso l’incendio avesse interessato direttamente l’area del telescopio. La situazione era monitorata anche grazie alle webcam dei telescopi Astri e Vtt.

Posti di blocco antincendio erano stati schierati dalle autorità locali nell’area dell’Osservatorio, in previsione di ciò che sarebbe potuto accadere. È stato quindi possibile reagire immediatamente con mezzi terrestri, elicotteri e Canadair a difesa dei telescopi. Per fortuna le strade interne sono state delle efficaci barriere tagliafuoco. L’azione notturna dei pompieri è riuscita a evitare che l’incendio danneggiasse le facility dell’Osservatorio.

Ora l’incendio attorno all’Osservatorio del Teide è sotto controllo. Purtroppo, la bellissima flora intorno ai telescopi, endemica del Parco del Teide, è stata largamente distrutta. Il telescopio Astri-1 non è stato raggiunto dall’incendio, che ha invece interessato parte delle piazzole dell’infrastruttura Astri dove saranno installati gli altri telescopi. Essendo queste aree prive di vegetazione, il fuoco non ha potuto attecchire. Le infrastrutture Astri non sembrano avere subito danni importanti. Quando sarà possibile accedere al sito, l’Inaf, in collaborazione con Iac e Fgg, effettuerà un’indagine approfondita, per capire eventuali danneggiamenti secondari.

L’Inaf esprime profonda gratitudine ai colleghi Iac e ai vigili del fuoco locali e a tutti coloro che hanno lavorato così duramente in condizioni pericolose per salvare i telescopi.

 

Giovanni Pareschi (per Media INAF)