L’Istituto nazionale di astrofisica riceve in media dal 5×1000 circa 20mila euro all’anno. Cifra che viene destinata perlopiù alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio storico-scientifico dell‘Istituto, spiega la responsabile del settore Antonella Gasperini, dalla catalogazione e digitalizzazione di libri antichi al restauro di strumenti storici quali i telescopi Merz di Catania e di Brera
L’Inaf presenta il suo primo documentario in prima serata Rai: un tuffo fra alcune delle più belle e rare opere d’arte custodite dalle biblioteche degli osservatori d’Italia: atlanti celesti, selenografie, cometografie. Prima visione martedì 11 luglio su Rai Scuola, alle 22, e dopo l’estate su Rai3 e RaiPlay. A condurre lo spettatore fra carte e volumi illustrati con precisione e dovizia di particolari è Davide Coero Borga, volto familiare della divulgazione scientifica Rai e Inaf