Due esopianeti caldi, grandi all’incirca come Nettuno e con un’età tra i 30 e gli 80 milioni di anni. È l’identikit di Toi-942, il sistema planetario più giovane scoperto dal satellite Tess della Nasa, scovato da un team a guida Inaf e caratterizzato grazie anche a dati raccolti con il Telescopio Nazionale Galileo. Con la sua giovane età e la presenza di più di un pianeta, questo sistema è un ottimo banco di prova per studiare come nascono e si evolvono i pianeti nell’universo
Nell’ambito della collaborazione Gaps di cui fanno parte alcuni ricercatori dell’Oss. Atrofisico di Catania, sono stati pubblicati i primi risultati di uno studio sistematico su un campione di stelle di piccola massa, in particolare nane di classe K e M, che ospitano pianeti giganti di lungo periodo. Lo studio ha lo scopo di cercare compagni planetari di piccola massa in orbite interne attorno a questo tipo di stelle.
Quasi sei anni di osservazioni, oltre 300 spettri ad alta risoluzione raccolti con Harps-N e circa cinque mesi di calcolo al computer: è servita parecchia tenacia, al team di astronomi del programma GAPS, per scoprire un terzo pianeta nel sistema della stella Hd 164922. Ma i risultati hanno premiato gli sforzi: lì attorno c’era in effetti una super-Terra. Lo studio sarà pubblicato su Astronomy & Astrophysics.
Fra quelli confermati, è il pianeta più giovane fino a ora mai individuato dal telescopio spaziale Nasa. Un mondo grande la metà di Giove, in orbita attorno a una stella di appena 40 milioni di anni. Sembra molto promettente per lo studio delle atmosfere extrasolari. Tra gli autori della scoperta, pubblicata su A&A, Sergio Messina, ricercatore presso l’Osservatorio Astrofisico di Catania.
Scoperto da un team di ricercatori in gran parte dell’Inaf un nuovo effetto che l’atmosfera di un esopianeta molto caldo può indurre sulla misura della velocità radiale della stella madre durante il transito planetario. Tale effetto, individuato grazie alle osservazioni del Telescopio nazionale Galileo dell’INAF, potrà permettere di rivelare in modo diretto la presenza di elementi pesanti come il ferro nelle atmosfere di altri pianeti extrasolari estremamente caldi.