L’array di telescopi Cherenkov interamente “made in Italy” Astri è ormai in dirittura d’arrivo: dei nove previsti – tutti sull’isola di Tenerife, alle Canarie – ne sono già stati montati sette. Come sono fatti e quale scienza produrranno? In cosa sono simili e in cosa invece diversi dai telescopi di Ctao più piccoli? Lo abbiamo chiesto all’astrofisico dell’Inaf di Brera Giovanni Pareschi, principal investigator del progetto Astri Mini-Array
Il Whole Earth Blazar Telescope, una collaborazione di astronomi di cui fanno parte ricercatrici e ricercatori dell’Inaf, ha scoperto che la radiazione del getto del blazar mostra forti oscillazioni cicliche di luminosità nell’arco di alcune ore. Secondo il team, ciò è dovuto al fatto che il getto non è esattamente rettilineo: presenta una piega a una distanza di circa 16 anni luce dal buco nero che ha deviato ritmicamente il potentissimo flusso di radiazione verso di noi.
Realizzato un prototipo in grado di determinare la posizione in 3D di un piccolo blocco di piombo. Sostituendo gli attuali fotosensori con fotomoltiplicatori al silicio di nuova generazione, già disponibili sul mercato, potrebbe essere impiegato dalle autorità portuali per rilevare l’eventuale presenza di materiale radioattivo.
Il Mini-Array (MA) ASTRI (Astrofisica con Specchi a Tecnologia Replicante Italiana) è l’osservatorio terrestre di nuova generazione per l’astrofisica a raggi gamma ad altissime energie. Si baserà su nove telescopi, situati nell’emisfero...
Un gruppo di esperti guidato da Sara Loru dell’INAF di Catania ha trovato una linea di ricerca innovativa per realizzare immagini di resti di supernove con tecniche di scansione continua per singoli radiotelescopi. I ricercatori hanno osservato Cygnus Loop tra 7 e 24.8 GHz, utilizzando la stazione radioastronomica di Medicina e il Sardinia Radio Telescope.