MeerKAT+: l’estensione di MeerKAT
La consegna della prima parabola dell’estensione MeerKAT segna un’importante pietra miliare per la costruzione dello SKA-MID.
La consegna della prima parabola dell’estensione MeerKAT segna un’importante pietra miliare per la costruzione dello SKA-MID.
L’Inaf ha completato con successo l’acquisizione di tutta la strumentazione di avanguardia prevista nel progetto Pon Ricerca e Innovazione 2014-2020. Si apre ora una fase di verifica della nuova dotazione strumentale che porterà il radiotelescopio nella condizione di piena attività e produttività scientifica. La comunità astronomica internazionale potrà affrontare nuovi ambiti di ricerca, prima non esplorabili, grazie alla possibilità di osservare fino a 100 GHz
Sfruttando i telescopi Parkes e Askap di Csiro in Australia, è stata realizzata un’immagine ad altissima definizione dei campi magnetici nella Via Lattea, la nostra galassia. I dati arrivano dal progetto Pegasus guidato dall’Inaf, parte del più ampio programma Emu.
Al via oggi le celebrazioni dell’Osservatorio Ska per l’inizio della costruzione di quello che sarà il più grande radiotelescopio al mondo. Assegnati contratti per un totale di 450 milioni di euro. L’Italia con l’Inaf è in prima linea nel progetto. Il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini commenta: «Sono particolarmente orgogliosa di poter dire che questo progetto è molto legato all’Italia».
Un team di ricerca internazionale guidato dall’Istituto nazionale di astrofisica ha osservato, per la prima volta, molecole a base di silicio nei pressi di una stella massiccia ed evoluta: Eta Carinae, nella costellazione della Carena. La scoperta, ottenuta analizzando i dati del radiotelescopio Alma nel deserto di Atacama, in Cile, permette di comprendere i complessi processi di formazione delle molecole e della polvere in condizioni fisiche estreme
Condotta il 14 febbraio scorso, un’osservazione interferometrica di tipo Vlbi del quasar 3C454.3 ha coinvolto per la prima volta in modo coordinato cinque radiotelescopi della rete europea Vlbi – compresi quelli Inaf di Medicina e Noto – e le dieci antenne del Giant Metrewave Radio Telescope indiano, consentendo di ottenere immagini con una risoluzione di 3-10 millisecondi d’arco.
È stato pubblicato su “Solar Physics” uno studio, guidato da ricercatori dell’Inaf, che presenta il nuovo sistema SunDish per l’osservazione del Sole nelle onde radio con i radiotelescopi Inaf di Bologna e di Cagliari. I dati ottenuti, unici nel panorama astrofisico internazionale, integrano le osservazioni solari condotte in altre frequenze e saranno preziose per monitorare e comprendere meglio l’attività della nostra stella in vista del suo massimo, previsto per il 2024.
Una serie di tre articoli pubblicati su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society presenta recenti risultati interpretativi finalizzati alla comprensione dell’origine dell’emissione radio dalle magnetosfere dalle stelle calde e massicce. Uno degli autori dei tre lavori, Paolo Leto dell’Inaf e dell’Università di Catania, fa oggi il punto su questa linea di ricerca
Il Consiglio dell’Osservatorio Ska, di cui fa parte anche l’Italia con l’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), ha approvato la delibera che dà ufficialmente il via alla fase di costruzione alle due reti di radiotelescopi più grandi al mondo. La data di inizio costruzione è formalmente fissata al primo luglio di quest’anno. Il costo della costruzione dei due telescopi e delle relative operazioni sarà due miliardi di euro per il periodo 2021-2030.