Sarà il più grande e potente osservatorio al mondo per l’osservazione dell’universo nello spettro dei raggi gamma. La cerimonia di avvio delle attività del Cherenkov Telescope Array Observatory – voluta dal Mur, con la presenza del ministro Anna Maria Bernini – si è tenuta oggi nella Sala dei Giganti dell’Università di Padova. Hanno partecipato Inaf, Infn, Università di Padova e i membri fondatori del Ctao
L’array di telescopi Cherenkov interamente “made in Italy” Astri è ormai in dirittura d’arrivo: dei nove previsti – tutti sull’isola di Tenerife, alle Canarie – ne sono già stati montati sette. Come sono fatti e quale scienza produrranno? In cosa sono simili e in cosa invece diversi dai telescopi di Ctao più piccoli? Lo abbiamo chiesto all’astrofisico dell’Inaf di Brera Giovanni Pareschi, principal investigator del progetto Astri Mini-Array
Skyline del più grande vulcano attivo d’Europa, l’Etna, sotto una Via Lattea che domina il cielo. È lo scatto scelto dalla Nasa come immagine astronomica del giorno – o Apod, Astronomy picture of the day – del 5 luglio scorso. A realizzarlo, proprio mentre l’Etna dava spettacolo di sé con la sua attività effusiva, è un volto noto di Media Inaf, già autore di diverse Apod: l’astrofotografo Gianni Tumino
Lo sviluppo dell’incendio che si è sviluppato nei giorni scorsi sull’isola di Tenerife ha purtroppo interessato, a partire dal primo pomeriggio di domenica 20 agosto, anche l’Osservatorio del Teide, dove è in corso l’installazione del mini-array Astri, un progetto a guida Inaf. Ecco un aggiornamento della situazione a cura di Giovanni Pareschi, principal investigator del progetto Astri