Lo strumento è stato progettato da un consorzio guidato dall’Inaf di Brera per il New Technology Telescope dell’Eso ed è dedicato allo studio del cielo transiente, dagli esopianeti e i corpi minori del Sistema solare, alle controparti elettromagnetiche delle sorgenti di onde gravitazionali, fino ai confini dell’universo con i lampi di luce gamma.
La missione PLAnetary Transit and Oscillations of stars è stata adottata ufficialmente nel programma scientifico dell’Agenzia Spaziale Europea, e passa quindi dalla fase progettuale a quella definitiva della sua realizzazione. Plato vede in prima linea l’Italia grazie all’Agenzia Spaziale Italiana e al contributo scientifico e tecnologico dell’Istituto nazionale di astrofisica.
E’ di prossima pubblicazione sulla rivista Astronomy&Astrophysics l’ultimo articolo del gruppo GAPS per la caratterizzazione dei pianeti extrasolari che si avvale dello strumento HARPS-N montato al Telescopio Nazionale Galileo.
Il 3° progress meeting di GAPS che si svolge a Palermo il 24 e il 25 ottobre coincide con dei giorni importanti, almeno simbolicamente, per la ricerca sugli esopianeti. Il 22 ottobre è stato infatti raggiunto, e superato, il numero 1.000!
Di prossima pubblicazione su A&A i primi due risultati del progetto GAPS – Global Architecture of Planetary Systems. Le accuratissime misure dello spettrometro HARPS-N, installato al Telescopio Nazionale Galileo, stanno aiutando gli astrofisici a delineare, con maggior precisione, importanti caratteristiche delle centinaia, forse migliaia, di sistemi planetari presenti nella nostra Galassia. Alla ricerca di pianeti simili alla Terra e di risposte sulla formazione del nostro sistema solare.