Nuove spettacolari immagini dal James Webb Telescope. Stavolta un gruppo di studio a guida franco-canadese, a cui partecipano anche tre ricercatori Inaf, ha ottenuto ed operato una prima analisi sui dati relativi alla celebre Nebulosa di Orione e, in particolare, ad una zona chiamata “barra di Orione”. Grazie ad una fortunata configurazione di prospettive, queste immagini potranno essere la base per nuove pubblicazioni scientifiche. Ce le ha spiegate Giacomo Mulas dell’Inaf di Cagliari.
Un nuovo studio mostra come il metodo asterosismico, che permette di stimare la massa e l’età delle stelle attraverso lo studio delle oscillazioni stellari, può avere un ruolo cruciale per analizzare le singole popolazioni stellari presenti negli ammassi globulari
È ricco di dati e sorprese il nuovo catalogo astronomico rilasciato oggi dalla missione Gaia dell’Esa, con le stime più accurate di sempre delle posizioni, distanze, moti propri, luminosità e colori di quasi due miliardi di stelle, ma anche il più vasto campione mai realizzato – oltre 33 milioni – di velocità radiali per svelare i moti stellari attraverso la nostra galassia. E poi spettri per indagare la composizione chimica delle stelle, sistemi binari, stelle variabili e molto altro: c’è anche un catalogo di oltre 150mila asteroidi nonché milioni di galassie e quasar lontanissimi.
Una serie di tre articoli pubblicati su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society presenta recenti risultati interpretativi finalizzati alla comprensione dell’origine dell’emissione radio dalle magnetosfere dalle stelle calde e massicce. Uno degli autori dei tre lavori, Paolo Leto dell’Inaf e dell’Università di Catania, fa oggi il punto su questa linea di ricerca
The mass-accretion rate is a crucial parameter for the study of the evolution of accretion discs around young solar-mass stars, and has an important impact for planet formation studies. The Taurus star forming region is rich in young stars, most of them of the T Tauri...