Il Sole nel suo massimo splendore
Una spettacolare immagine del Sole ritratto nel giorno dell’equinozio di primavera 2024.
Una spettacolare immagine del Sole ritratto nel giorno dell’equinozio di primavera 2024.
Grazie a un particolare allineamento cosmico e ad alcune correzioni dell’assetto della sonda Solar Orbiter, è stata effettuata una misurazione innovativa, congiunta con la missione Parker Solar Probe, che sta aiutando a risolvere l’apparente paradosso del perché la corona, ovvero la parte più esterna dell’atmosfera solare, sia così calda
Anche lo strumento Majis è stato acceso e testato con successo, a poche settimane dal lancio della sonda Juice. È quindi pronto per compiere la sua missione, ovvero studiare la composizione della superficie e l’esosfera delle lune ghiacciate e caratterizzare la composizione e la dinamica dell’atmosfera di Giove. Con un commento di Giuseppe Piccioni, Co-Pi dello strumento per l’Inaf di Roma
Le nuove immagini della Near-Infrared Camera di Webb hanno rivelato un pennacchio di vapore acqueo che si sprigiona dal polo sud di Encelado, estendendosi per 40 volte la dimensione della luna stessa. Grazie agli spettri a campo integrale del Near-Infrared Spectrograph, poi, è stato possibile confermare che l’acqua espulsa da Encelado alimenta il resto dell’ambiente circostante. Fra gli autori dello studio, Giovanni Strazzulla dell’Inaf di Catania
Conclusa a pieni voti la cosiddetta fase di commissioning – cioè di collaudo – dello strumento ottico realizzato da Leonardo sotto la responsabilità dell’Asi e con il contributo e la guida scientifica dell’Università Parthenope di Napoli e dell’Inaf. Lo strumento, che vola a bordo della sonda Juice verso il pianeta Giove, è stato progettato per studiare la morfologia ed i processi globali regionali e locali sulle lune e per eseguire la mappatura delle nubi del gigante gassoso
Un viaggio lunghissimo nel Sistema solare li ha portati da Ryugu alla Terra, all’interno della capsula di raccolta della sonda Hayabusa2 che li ha prelevati dalla superficie del corpo celeste nel 2019. Due piccoli grani, lunghi meno di due millimetri per tre milligrammi di peso, parte del preziosissimo carico, sono giunti dal Giappone ai laboratori dell’Inaf a Roma, dove un team di ricerca li analizzerà con l’ambizioso obiettivo di ricostruire la storia dell’evoluzione di Ryugu.
Lancio di successo per la missione europea, sulla quale viaggiano importanti strumenti finanziati e sviluppati sotto la guida dell’Agenzia spaziale italiana, che ha messo in campo una grande attività di collaborazione con enti, industrie e altre agenzie spaziali nazionali.
Succederà domani. Alle 14.15 ora italiana di giovedì 13 aprile il razzo Ariane 5 con a bordo la sonda spaziale dell’Esa diretta nel Sistema solare esterno, Juice, partirà dallo spazioporto di Kourou, in Guyana Francese. Con un commento di Pasquale Palumbo (Inaf), principal investigator dello strumento Janus
L’anello che circonda il corpo transnettuniano si trova oltre il limite di Roche il che è particolarmente interessante: questo limite determina la distanza dopo la quale qualsiasi oggetto celeste in avvicinamento al pianeta verrebbe fatto a pezzi. Lo studio su Nature.
Utilizzando i dati raccolti dalle due sonde spaziali solari più all’avanguardia – Parker Solar Probe della Nasa e Solar Orbiter di Esa e Nasa – un team guidato da Ruggero Biondo (Università di Palermo e Inaf di Torino) è riuscito a ricostruire la struttura dettagliata del vento emesso dalla corona solare, congiungendo con un ottimo accordo le osservazioni dei due strumenti spaziali.