La missione Cheops dell’Esa dedicata alla caratterizzazione dei pianeti extrasolari ha superato brillantemente un’importante review: il satellite è pronto per il volo. Il lancio è previsto tra sette mesi dalla Guiana francese. Media Inaf ha raggiunto, per l’occasione, due scienziati della missione, Isabella Pagano dell’Inaf di Catania e Roberto Ragazzoni dell’Inaf di Padova.
Lunedì 11 febbraio si celebra la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza. In campo astronomico, sono molte le iniziative internazionali e nazionali – organizzate dall’Iau e dall’Inaf – a seguito della campagna di sensibilizzazione promossa dall’Onu.
Studiando i ”burst” solari in ultravioletto, un team guidato da Salvo Guglielmino dell’Università di Catania è riuscito a osservarne gli effetti sulla corona solare. La scoperta, pubblicata mercoledì su The Astrophysical Journal, è stata possibile grazie ai dati del Solar Dynamics Observatory della Nasa.
L’Unione astronomica internazionale (Iau) compie 100 anni e l’Inaf celebra l’evento con un nutrito numero di appuntamenti nelle sue sedi disseminate in tutto il territorio nazionale. E sempre nel 2019 l’Inaf spegne 20 candeline: per festeggiare la ricorrenza è stato ideato un logo che sta a testimoniare due decenni di progresso scientifico, traguardi tecnologici e riconoscimenti a livello internazionale.
Il Council del Cherenkov Telescope Array Observatory (Ctao) e l’Eso, l’Osservatorio Australe Europeo, hanno firmato gli accordi finali per l’installazione del gruppo di telescopi che costituiranno la componente di Cta per l’emisfero meridionale. Cta è un grande progetto internazionale per la realizzazione di una rete globale di telescopi dedicati allo studio della radiazione gamma più energetica, cui partecipano per l’Italia l’Inaf e l’Infn, e prevede l’installazione dei telescopi su due siti: uno nell’emisfero nord, alle Canarie, e uno nell’emisfero sud, in Cile.
Quello da cui si sviluppano stelle a bassa metallicità è un ambiente “povero”, scarso di elementi chimici più pesanti dell’elio e un nuovo studio del programma GAPS ha confermato che attorno a tali stelle è poco probabile trovare pianeti giganti. Tra gli autori dello studio sono presenti anche i ricercatori dell’Osservatorio di Catania che fanno parte del programma GAPS.
L’Agenzia spaziale europea ha fissato la finestra di lancio della durata di un mese per il “Characterising Exoplanet Satellite”: lascerà la Terra a partire dal 15 ottobre 2019, con un lanciatore Soyuz, dallo spazioporto di Kourou.
Fu Guido Horn d’Arturo, lavorando all’osservatorio di Bologna, a proporre la soluzione avveniristica all’inizio degli anni ’30, quando pensò di costruire uno specchio “grande” accostando piccoli tasselli.
Sabato 10 novembre, a Serra La Nave (Catania), il telescopio Cherenkov “Astri” verrà ufficialmente dedicato a Guido Horn D’Arturo, l’astronomo che per primo ideò e realizzò gli specchi astronomici tassellati orientabili, la soluzione adottata anche per la realizzazione dello specchio primario del telescopio.
Cosa lega con un filo rosso l’Arizona alla Sicilia? Risposta: i cosiddetti telescopi Cherenkov. Cinquant’anni fa sul Mount Hopkins, qualche decina di chilometri a sud di Tucson, veniva inaugurato il telescopio Whipple, destinato ad aprire l’era della moderna astronomia gamma. Il prossimo 10 novembre, sul Monte Etna, il prototipo Astri – apripista di Cta, la futura schiera di telescopi Cherenkov – verrà intitolato a Guido Horn d’Arturo, ideatore degli specchi a tasselli.