Seleziona una pagina
È doppio il sistema più giovane scoperto da Tess

È doppio il sistema più giovane scoperto da Tess

Due esopianeti caldi, grandi all’incirca come Nettuno e con un’età tra i 30 e gli 80 milioni di anni. È l’identikit di Toi-942, il sistema planetario più giovane scoperto dal satellite Tess della Nasa, scovato da un team a guida Inaf e caratterizzato grazie anche a dati raccolti con il Telescopio Nazionale Galileo. Con la sua giovane età e la presenza di più di un pianeta, questo sistema è un ottimo banco di prova per studiare come nascono e si evolvono i pianeti nell’universo

In compagnia dei giganti

In compagnia dei giganti

Nell’ambito della collaborazione Gaps di cui fanno parte alcuni ricercatori dell’Oss. Atrofisico di Catania, sono stati pubblicati i primi risultati di uno studio sistematico su un campione di stelle di piccola massa, in particolare nane di classe K e M, che ospitano pianeti giganti di lungo periodo. Lo studio ha lo scopo di cercare compagni planetari di piccola massa in orbite interne attorno a questo tipo di stelle.

Dove non crescono i pianeti giganti

Dove non crescono i pianeti giganti

Quello da cui si sviluppano stelle a bassa metallicità è un ambiente “povero”, scarso di elementi chimici più pesanti dell’elio e un nuovo studio del programma GAPS ha confermato che attorno a tali stelle è poco probabile trovare pianeti giganti. Tra gli autori dello studio sono presenti anche i ricercatori dell’Osservatorio di Catania che fanno parte del programma GAPS.

Una super-Terra con un super nucleo

Una super-Terra con un super nucleo

Francesca Faedi e Aldo Bonomo, ricercatori dell’Inaf di Catania e Torino, hanno partecipato alla caratterizzazione di K2-229b, un esopianeta che assomiglia per dimensioni alla Terra, ma è molto più massiccio. Tanto da essere avvicinato, per la sua possibile composizione interna, al nostro Mercurio. Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista Nature Astronomy.

Nane rosse a gogo

Nane rosse a gogo

La maggior parte delle stelle sono nane rosse: piccole, fredde, estremamente longeve. Ambiente ideale per chi è a caccia di mondi extrasolari di tipo roccioso, purtroppo emettono radiazioni molto energetiche, in grado di “sterilizzare” i pianeti vicini. Insomma, non proprio l’ideale per lo sviluppo della vita. Articolo di Gaetano Scandariato, ricercatore INAF all’Osservatorio di Catania.

La migrazione violenta dei giganti caldi

La migrazione violenta dei giganti caldi

Si chiamano gioviani caldi, e sono conosciuti anche come giganti gassosi o hot Jupiters: si tratta di una classe di esopianeti di cui abbiamo parlato spesso e sulla cui origine la nostra conoscenza fa oggi un importante passo avanti grazie al programma osservativo Gaps (Global Architecture of Planetary Systems) di cui fanno parte vari ricercatori dell’OACT.