Due studi complementari pubblicati dal team del progetto Sundish indagano la misura, non così scontata, del raggio del Sole e le dinamiche ancora misteriose della sua atmosfera. A condurli – tramite osservazioni fatte con i radiotelescopi “Gavril Grueff” di Medicina e Srt di San Basilio – l’astrofisico Marco Marongiu dell’Inaf di Cagliari. Lo abbiamo intervistato
Torna l’evento di divulgazione scientifica più grande al mondo per unire convivialità e scienza. Per il nono anno consecutivo, dal 13 al 15 maggio, l’Italia, con ben 24 città, partecipa all’iniziativa che si terrà in contemporanea nei pub di 26 paesi con appuntamenti per gli appassionati di astronomia, e non solo. L’Inaf – insieme all’Infn – è sponsor nazionale e partecipa con molti suoi ricercatori coinvolti in varie località
Nel cuore del Mediterraneo, dove il sole brilla per più di 330 giorni all’anno, Catania e il suo Osservatorio Astrofisico sono testimoni privilegiati del grande spettacolo celeste. Con ore e ore di osservazioni quotidiane, il Telescopio Solare di Catania si...
Grazie al telescopio spaziale Gaia dell’Esa, è stato scoperto il buco nero di origine stellare più massiccio a oggi noto nella nostra galassia. È dormiente, è il secondo buco nero noto più vicino alla Terra, a una distanza di 1926 anni luce, e pesa circa 33 masse solari. Si trova in un sistema binario con una stella compagna vecchia 11 miliardi di anni. Con i commenti del primo autore dello studio, Pasquale Panuzzo, di Reggio Calabria
Si sono conclusi ieri a Reggio Calabria i Campionati italiani di astronomia. Annunciati i nomi dei cinque studenti che rappresenteranno l’Italia alle Olimpiadi internazionali, delle quali però ancora non è stato reso noto dove e quando si svolgeranno. Sono Gabriele Lambertini di Budrio (BO), Ludovica Rial Corsini di Rovato (BS), Nicola Bortoluzzi di Belluno, Raffaello Pio Marino di Reggio Calabria e Andrea Cusimano di Roma
Epsilon Indi è una nana arancione distante 11.9 anni luce dalla Terra. Un team internazionale di astronomi l’ha osservata, rilevando sulla sua superficie il più debole stellamoto mai registrato fino ad oggi. Enrico Corsaro (Inaf): «Grazie alle capacità dello spettrografo Espresso, siamo riusciti a cogliere delle oscillazioni sulla superficie stellare con un’ampiezza di appena 2.6 centimetri al secondo, in un nuovo regime che di base prima non era accessibile»
Grazie aI satellite dell’Esa Cheops, per la prima volta sull’atmosfera di un pianeta extrasolare, Wasp-76 b, sono stati trovati possibili segni di anelli concentrici di luce colorata simili a quelli dell’arcobaleno: un fenomeno, noto come “effetto gloria”, che si verifica solo in condizioni particolari. Lo vediamo spesso sulla Terra, ed è stato osservato solo una volta su Venere.
Quanti pianeti simili alla Terra orbitano attorno alla zona abitabile di stelle simili al Sole? Come si formano e si evolvono i pianeti nei loro sistemi planetari? Come interagiscono con le proprie stelle? Queste sono alcune delle domande a cui la missione PLATO...
Da lunedì 18 a domenica 24 marzo, in occasione dell’arrivo della primavera, l’Istituto nazionale di astrofisica accoglie la cittadinanza presso le proprie strutture con una serie di incontri aperti al pubblico. Prevista anche una diretta speciale per le scuole dedicata all’osservazione del Sole