L’evento, il primo del suo genere a essere stato rivelato a simili energie, fa luce su una classe di fenomeni astrofisici considerati responsabili delle periodiche esplosioni che hanno luogo sulla superficie delle novae e dell’emissione di una parte dei fotoni che costituiscono il fondo di radiazione gamma che permea la nostra intera galassia. Il risultato in un articolo pubblicato oggi su Nature Astronomy.
Qualche giorno fa, la Nasa ha annunciato la scoperta della stella più distante dell’Universo (nasa.gov). La sua luce è stata catturata dal celebre telescopio spaziale Hubble che ancora, dopo più di 30 anni, non smette di regalarci meravigliose immagini del cosmo. La...
La sonda dell’Agenzia spaziale europea si è trovata oggi ad attraversare la linea Terra-Sole, e sta accelerando verso il suo storico primo passaggio ravvicinato della nostra stella. Il 14 marzo oltrepasserà l’orbita di Mercurio, il pianeta più interno del Sistema solare, e il 26 marzo raggiungerà il punto di massimo avvicinamento al Sole
Prodotti dalla ditta Media Lario sulla base di un contratto assegnato dall’Inaf, sono ora pronti per dar forma agli specchi primari dei nove telescopi del mini-array Astri e agli specchi dei primi telescopi di taglia intermedia del Cherenkov Telescope Array, portando la costruzione dei due grandi osservatori per astronomia gamma un passo in avanti. I risultati sono presentati oggi su Journal of Astronomical Telescopes, Instruments, and Systems. In questo articolo l’intervista al primo autore dell‘articolo, Nicola La Palombara dell’Inaf Iasf di Milano.