Due studi complementari pubblicati dal team del progetto Sundish indagano la misura, non così scontata, del raggio del Sole e le dinamiche ancora misteriose della sua atmosfera. A condurli – tramite osservazioni fatte con i radiotelescopi “Gavril Grueff” di Medicina e Srt di San Basilio – l’astrofisico Marco Marongiu dell’Inaf di Cagliari. Lo abbiamo intervistato
È stato pubblicato su “Solar Physics” uno studio, guidato da ricercatori dell’Inaf, che presenta il nuovo sistema SunDish per l’osservazione del Sole nelle onde radio con i radiotelescopi Inaf di Bologna e di Cagliari. I dati ottenuti, unici nel panorama astrofisico internazionale, integrano le osservazioni solari condotte in altre frequenze e saranno preziose per monitorare e comprendere meglio l’attività della nostra stella in vista del suo massimo, previsto per il 2024.
Le spettacolari immagini della sonda ci mostrano l’atmosfera del Sole con un dettaglio senza precedenti, grazie al contributo del coronografo Metis dell’Agenzia spaziale italiana, che vede la collaborazione e progettazione di un team composto da Inaf, Università di Firenze, Padova e del Cnr-Inf.
La sonda dell’Agenzia spaziale europea si è trovata oggi ad attraversare la linea Terra-Sole, e sta accelerando verso il suo storico primo passaggio ravvicinato della nostra stella. Il 14 marzo oltrepasserà l’orbita di Mercurio, il pianeta più interno del Sistema solare, e il 26 marzo raggiungerà il punto di massimo avvicinamento al Sole
Nel pieno del suo lungo viaggio verso il Sole, la sonda Solar Orbiter ha ben impiegato il tempo attivando i suoi strumenti, verificando il loro corretto funzionamento e raccogliendo le prime misure sia dell’ambiente interplanetario che del Sole e della sua turbolenta atmosfera. I dati raccolti dai dieci differenti strumenti a bordo della sonda sono già così accurati e interessanti da permettere agli scienziati di ottenere risultati di prim’ordine
La missione effettuerà il prossimo rendez-vous con il pianeta il 9 agosto. Intanto arrivano nuovi risultati scientifici sulla corona solare grazie a Metis, uno degli strumenti italiani a bordo di Solar Orbiter, realizzato con il contributo di Asi, Inaf e le università di Firenze e Padova.
Il volume “The science of Est” raccoglie tutti i 77 articoli scritti da astronomi solari professionisti provenienti da 30 diversi centri di ricerca e università europee, dedicati alle osservazioni e alle ricerche sulla fisica solare che saranno rese possibili dal futuro telescopio Est. Ne abbiamo parlato con Salvatore Guglielmino e Luca Giovannelli, che hanno contribuito alla realizzazione dell’opera.
Si chiama “Space Weather User Needs for the Mediterranean Region” ed è un progetto approvato dall’Agenzia spaziale europea per costituire una rete di servizi, alcuni forniti dall’Osservatorio Astrofisico di Catania, per il meteo spaziale dedicata all’area mediterranea.