Nuova stagione per il programma tv “Meteo Spazio” in collaborazione con Inaf Sorvegliati spaziali: scienza e divertimento ancora insieme su Rai Gulp, in un programma per ragazzi (e non solo). Conducono Riccardo Cresci e Linda Raimondo. Consulenza scientifica, videopillole e aggiornamenti sull’attività solare di Daria Guidetti, Paolo Romano e Lidia Contarino dell’Istituto nazionale di astrofisica
Con l’approssimarsi del massimo del 25esimo ciclo, stiamo assistendo a un aumento significativo dei fenomeni di attività solare e negli ultimi mesi si è registrato un numero record di macchie presenti sul disco solare, mai così tante macchie da ben 23 anni!...
Nelle ultime 24 ore, il nostro Sole ha dimostrato la sua potenza in modo spettacolare attraverso tre intensi flare solari, eventi che hanno catturato l’attenzione degli scienziati spaziali di tutto il mondo e anche del gruppo di Fisica Solare...
L’anello che circonda il corpo transnettuniano si trova oltre il limite di Roche il che è particolarmente interessante: questo limite determina la distanza dopo la quale qualsiasi oggetto celeste in avvicinamento al pianeta verrebbe fatto a pezzi. Lo studio su Nature.
È stato pubblicato su “Solar Physics” uno studio, guidato da ricercatori dell’Inaf, che presenta il nuovo sistema SunDish per l’osservazione del Sole nelle onde radio con i radiotelescopi Inaf di Bologna e di Cagliari. I dati ottenuti, unici nel panorama astrofisico internazionale, integrano le osservazioni solari condotte in altre frequenze e saranno preziose per monitorare e comprendere meglio l’attività della nostra stella in vista del suo massimo, previsto per il 2024.
È in arrivo in questi giorni una nuova tempesta solare, frutto dell’emissione di plasma avvenuta qualche giorno fa dalla corona, la porzione più esterna dell’atmosfera solare. Dopo anni di quiete, in cui l’attività magnetica del Sole ha registrato una diminuzione sino...
La missione effettuerà il prossimo rendez-vous con il pianeta il 9 agosto. Intanto arrivano nuovi risultati scientifici sulla corona solare grazie a Metis, uno degli strumenti italiani a bordo di Solar Orbiter, realizzato con il contributo di Asi, Inaf e le università di Firenze e Padova.
Un gruppo di ricercatori guidati dall’Università di Glasgow è riuscito a ottenere nuove informazioni sul meccanismo di formazione delle regioni solari attive, aree di elevata concentrazione dei campi magnetici e possibili sedi di eruzioni solari. Nel team che ha condotto lo studio, i cui risultati sono stati presentati oggi al National Astronomy Meeting della Royal Astronomical Society, ci sono anche Salvo Guglielmino e Paolo Romano dell’Inaf di Catania.